Siria: l'Onu chiede che la Corte penale internazionale giudichi i crimini nel Paese
Proseguono senza sosta I combattimenti in Siria. Almeno un centinaio di morti nelle
ultime 24 ore. Tra questi anche un giornalista, freddato da un cecchino nella provincia
di Dara. Intanto l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, torna a
chiedere l’intervento della Corte penale internazionale per giudicare i crimini contro
l’umanità in corso nel paese. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
La richiesta
ha incassato il sostegno di 5 paesi, nel tentativo di superare le divisioni all’interno
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Infatti, alcuni membri permanenti
minacciano il veto di fronte ad un’eventuale risoluzione del genere. Tuttavia, Francia,
Gran Bretagna, Lussemburgo, Australia e Corea del Sud, in una dichiarazione congiunta,
chiedono alla comunità internazionale “di non chiudere gli occhi davanti al massacro
dei civili siriani”. Massacro che prosegue, ogni giorno. Tra i morti di ieri anche
un giornalista - il corrispondente dal paese di Al Jazeera – il secondo nel giro di
24 ore. Uno degli episodi più gravi, nei pressi di Aleppo dove un razzo ha centrato
una palazzina provocando decine di vittime. Nei sobborghi di Damasco, invece, alcuni
raid aerei del regime hanno colpito anche un ospedale. E al ridosso del confine turco
ci sono stati violenti scontri tra i ribelli e milizie curde da sempre vicine al presidente
Assad. Infine il governo turco ha fatto sapere che sono più di 157 mila i profughi
siriani registrati ufficialmente nel paese.