Escalation di violenza in Siria. Tre le autobombe esplose ad Idlib
Siria. Decine di morti ad Idlib all’indomani del sanguinoso attacco all’università
di Aleppo che ha indotto la Russia, storico alleato di Damasco, a chiudere il suo
consolato. L’Iran intanto ha ribadito che l’unica strada da percorrere è quella diplomatica.
Teheran si è impegnata a fornire un miliardo di dollari alla Siria per sostenere l’economia.
Marina Calculli:
Tre autobombe
hanno colpito ieri Idlib uccidendo 22 persone, in maggioranza soldati del regime.
L’agenzia governativa Sana ha parlato, come di consueto, di attacco terrorista. Alla
periferia di Damasco, invece, a Daraya, ieri è stato il giorno più violento, secondo
le testimonianze dei residenti, raccolte dall’osservatorio siriano per i diritti umani.
Almeno 60 persone sono morte. E’ da diverse settimane che Daraya è sotto i raid dell’esercito
come già si era verificato nell’estate del 2012. A Daraya, che è un villaggio di 200.000
abitanti, dall’inizio del conflitto sono morte circa 500 persone. Intanto all’indomani
dell’orrendo attentato contro l’università di Aleppo, tutte le università del paese
sono rimaste chiuse in segno di solidarietà. Il comandante dell’esercito ha accusato
duramente i ribelli: “hanno colpito l’università con un missile terra-aria a partire
dal quartiere di Laramoune”, invitando poi i paesi occidentali a “non usare due pesi
e due misure quando si devono giudicare dei terroristi”. L’Unione Europea nel frattempo
annuncia l’intenzione di mettere fine al conflitto siriano, senza però un intervento
militare. A Febbraio a Bruxelles si terrà una riunione dei ministri degli affari esteri
cui sarà presente anche Lakhdar Brahimi.