Card. Sandri: le Chiese d'Oriente ci insegnano la solidarietà e ci fanno riscoprire
la fede
L'Oriente, vicino e lontano, "ha un impulso apostolico e missionario ammirevole, che
aiuta l'Occidente a riscoprire la fede cristiana e i valori della solidarietà e dell'ospitalità.
Anche nelle difficoltà che derivano dalla guerra e dalle necessità più stringenti,
ripartono sempre dai valori cristiani. Sono un esempio". A parlare è il cardinale
Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali. Il porporato,
ha partecipato mercoledì scorso alla presentazione in Italia della Cnewa (la Catholic
Near East Welfare Association), l'agenzia nordamericana con sede a New York - la presiede
il cardinale Timothy Dolan - che venne fondata nel 1926 da Pio XI e si occupa di sostenere
il "Vicino Oriente cristiano", dal Medio Oriente all'Africa del Nordest passando per
l'India. Parlando all'agenzia AsiaNews il cardinale afferma che: "l'ospitalità è la
qualità principale che caratterizza i popoli di rito orientale, una qualità che qui
in Occidente dovremmo valorizzare di più. Lo dimostrano l'accoglienza e l'amore che
si vedono nei campi profughi. Ma soprattutto, vedendo questa miriade di profughi ed
esiliati che deve fuggire dalle guerre - penso soprattutto a quella siriana - colpisce
in maniera positiva la solidarietà che viene loro espressa anche da quei fratelli
che hanno davvero poco da offrire". Ma l'opera della Congregazione e della Cnewa non
si limita al Medio Oriente: "Voglio mandare un messaggio di ammirazione alla Chiesa
indiana, una Chiesa che non si restringe nei suoi tanti limiti ma che ha un impulso
apostolico molto forte. Si spingono ad andare oltre tutte le difficoltà per annunciare
il messaggio cristiano. Adesso si sta studiando un modo per aiutarli dal punto di
vista pastorale, perché la diaspora indiana è una realtà con cui fare i conti. La
Chiesa ha come obiettivo quello di essere vicina a tutte queste comunità, in modo
che possano mantenere la fede che hanno ricevuto e che portano in Occidente. Per aiutarli
in maniera concreta - conclude il presule - che cosa possiamo fare? Di certo non bastano
le parole di commiserazione e vicinanza, per quanto sincere possano essere. Ci sono
gesti concreti che si possono fare in maniera semplice, come donazioni e volontariato,
attraverso tante istituzioni cattoliche che operano da tempo per il loro benessere.
In questo senso voglio ringraziare AsiaNews per tutte le notizie che fornisce e che
rendono conto della situazione in Medio Oriente, ma anche per la sua opera di sensibilizzazione
nei confronti dei nostri fratelli qui in Italia". (R.P.)