Alluvioni in Niger: sfollati, infezioni e danni all’agricoltura
A seguito dell’inondazione delle zone costiere del fiume Niger, circa 800 famiglie
nigerine sono state costrette al trasferimento in aree più sicure del paese. A Séno,
località all’interno di uno dei cinque distretti di Niamey, tra gli altri aiuti, come
la distribuzione di farina, zucchero e coperte, è stata anche allestita una clinica
mobile al fine di dare assistenza alla popolazione proveniente dalle rive del fiume.
Si cerca di far fronte alle infezioni più frequenti come malaria, diarrea e malattie
respiratorie, che colpiscono soprattutto i bambini. Il governo, inoltre - riferisce
l'agenzia Fides - ha affermato che provvederà alla bonifica di circa 70 ettari di
territorio per dare accoglienza alle famiglie colpite dalle inondazioni. Già nei mesi
precedenti, tra agosto e settembre 2012, le alluvioni avevano provocato seri danni:
più di 500 mila gli sfollati, 80 i morti e migliaia le risaie allagate. In queste
ore, mentre da un lato, si contano, dunque, ingenti danni all’agricoltura, dall’altro
le piogge hanno favorito i raccolti e i pascoli in diverse zone del paese, registrando
perciò un segnale positivo per il miglioramento della sicurezza alimentare. (R.C.)