Haiti: a tre anni dal terremoto i Redentoristi riorganizzano le Missioni popolari
Padre Jeffrey Rolle e padre João Pedro Fernandes, consultori generali dei Redentoristi,
hanno visitato Haiti a 3 anni dal terremoto che ha distrutto gran parte dell’isola
e delle loro strutture. Riportiamo di seguito la testimonianza pervenuta all’Agenzia
Fides. “Arrivando alla nostra casa e parrocchia di san Gerardo a Port-Au-Prince, si
resta colpiti dai segni visibili del terribile sisma del 12 gennaio 2010: della grande
chiesa resta solo qualche muro (un capannone funge provvisoriamente da tempio); la
scuola, completamente distrutta, funziona per mezzo di strutture provvisorie; il ‘monastero’
(la prima residenza dei Redentoristi ad Haiti) attende ancora di essere ricostruito.
Tuttavia molti giovani vengono tutti giorni a studiare accanto a questi edifici semidistrutti,
forse grazie alla tranquillità e all’ombra offerta da molti alberi. Questa può essere
sicuramente l’immagine di Haiti, malgrado la devastazione del sisma, la povertà e
la cattiva politica che rallenta ancora di più la ricostruzione. Gli Haitiani sono
persone dignitose che lottano per andare avanti e per sognare un futuro migliore.
La popolazione vede l’impegno dei Redentoristi che hanno sempre molto da offrire per
dare alla gente motivazione e speranza. La maggior parte dei Confratelli ha una grande
vitalità missionaria. Una esperienza speciale è la predicazione delle Missioni popolari
nel quadro della Famiglia Alfonsiana. I Redentoristi lavorano in collaborazione con
le Compagne di Gesù (congregazione autoctona di suore, fondata da padre Josef Claessens,
Redentorista di origine belga) e la Santa Famiglia, movimento laico di animazione
missionaria nelle parrocchie (fondata anch’essa da Josef Claessens negli anni ’70).
E’ un servizio molto apprezzato dalla Chiesa di Haiti”. I due consultori generali
sottolineano inoltre che una presenza 'ad gentes' comincia a consolidarsi nell’isola
della Guadalupa, vicino ad Haiti, ed è in atto una collaborazione con la Provincia
redentorista di San Juan (comprendente Porto Rico e Repubblica Dominicana) per un
progetto di assistenza pastorale agli immigrati haitiani nella Repubblica Dominicana,
nella città di Paraíso. “La Regione è abbastanza giovane: l’età media è di 35 anni!”
sottolineano, rilevando che sia “un segno di grande speranza” che allo stesso tempo
comporta la necessità di consolidare il cammino della formazione e la preparazione
dei formatori. A seguito del sisma, la Congregazione si è impegnata in molti modi
per Haiti, e 9 dei 19 giovani continuano ancora i loro studi fuori Haiti: 5 in Colombia,
2 a Baltimora (USA) e 2 a Sant’Anne de Beaupré (Canada). (R.P.)