Ennesima strage di bambini in Siria. Oltre 20 le vittime nei bombardamenti, dilagano
– secondo una ong – le violenze sessuali. Intanto 57 Stati hanno chiesto alla Corte
Penale Internazionale di aprire un'inchiesta sulla situazione in Sira. E c’è attesa
per l’incontro di oggi a Teheran tra le autorità iraniane, che rilanciano una soluzione
diplomatica, e il premier siriano al Halaqi. Il servizio di Marina Calculli:
Sono 21
i bambini morti durante i bombardamenti di Moudamiyya al-Cham, divenuto campo di battaglia
per l’esercito e i ribelli. La giornata di ieri – come succede ormai da circa un anno
– si è chiusa con oltre 100 morti. Nonostante il freddo e il maltempo inoltre i siriani
continuano a scappare nei paesi vicini, ormai incapaci di accogliere e dare assistenza
a tutti. Ad Amman in Giordania, il patriarcato dei cattolici latini è pronto ad aprire
le chiese e mettere a disposizione ogni metro-quadro per accogliere la gente in fuga.
Un rapporto scioccante dell’International Rescue Committee ha, inoltre, mostrato che
una delle motivazioni principali dell’esodo è la violenza sessuale nei confronti delle
donne. Gli stupri da parte di uomini armati sono all’ordine del giorno. Raramente
questi episodi vengono denunciati perché rappresentano un’onta per la famiglia. La
Lega Araba invierà presto una missione nei paesi limitrofi per far analizzare la situazione
dei rifugiati. Di fronte all’impennata delle violenze, inoltre, 57 paesi hanno chiesto
all’ONU di rimettere alla Corte penale internazionale i crimini commessi in questi
22 mesi di guerra civile.