Filippine: le scuole riaprono dopo il tifone ma manca ancora l’elettricità
Dopo il passaggio del devastante tifone Bopha, che ha colpito il Paese di recente,
migliaia di bambini dell’isola meridionale di Mindanao stanno rientrando a scuola,
in ritardo rispetto alla ripresa delle lezioni nel resto del paese. Il 7 dicembre
2012 era stato dichiarato lo stato di calamità. La riapertura delle scuole dopo le
vacanze di Natale - riporta l'agenzia Fides - è slittata visto che molti edifici sono
stati usati come centri di evacuazione. Secondo le stime, 569 scuole, sia elementari
che secondarie, sono state danneggiate o completamente distrutte e 231.681 sono gli
studenti colpiti. Nei dipartimenti di Boston, Cateel e Baganga, nella parte orientale
della provincia di Davao, sono rimaste in piedi solo 2 scuole. In alcune aree neanche
una. Bopha si è abbattuto su Mindanao il 4 dicembre 2012 colpendo 6 milioni e 300
mila persone e facendo registrare oltre 2 mila tra morti e dispersi. Distrutte 200
mila abitazioni. Il tifone ha causato violente inondazioni in particolare nella parte
orientale della provincia di Davao Orientale, in quella di Surigao del Sur e Compostela
Valley. A distanza di un mese, l’elettricità non è ancora stata ripristinata, molte
scuole sono costrette a dipendere dai generatori, e la pioggia continua a cadere ostacolando
le operazioni di risanamento. L'8 gennaio l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento
degli aiuti umanitari (Ocha) ha lamentato il precario sostegno psico-sociale a favore
dell’istruzione e degli scolari. Molte persone si dicono anche preoccupate per l’effetto
a lungo termine che la tempesta potrebbe avere nel campo. (R.P.)