Grande manifestazione a Parigi per la famiglia. Mons. Podvin: fiducia nel buon senso
della gente
Imponente manifestazione a Parigi in difesa della famiglia e del matrimonio tra un
uomo e una donna. Secondo gli organizzatori sono stati 800mila i partecipanti; 300mila
invece per la polizia. L’evento, che unisce le più varie componenti della società
francese del mondo laico, politico e religioso, vuole lanciare un messaggio forte
al presidente socialista Hollande deciso a varare il progetto di legge che vuole introdurre
nel Paese le nozze gay con diritto all’adozione, il cosiddetto “matrimonio per tutti”.
Una decisione che - ha detto il ministro della Giustizia francese - produrrà “un cambiamento
di civiltà”. Sui timori e le speranze della Chiesa, Manuella Affejee ha sentito
il portavoce della Conferenza episcopale francese, mons. Bernard Podvin:
R. – Je ne sui
s pas inquiet, parce que je suis confiant dans le bon sens de … Non sono preoccupato,
perché ho fiducia nel buon senso dell’opinione pubblica. La questione ha un forte
impatto sui valori della società e le persone di buon senso sanno che la famiglia
è una cosa che riguarda noi tutti, al di là dell’appartenenza o dei diversi orientamenti
politici e religiosi; è ovvio che la Chiesa prenda una posizione esplicita: come potrebbe
rimanere indifferente di fronte a questo movimento popolare? Ma non è lei l’organizzatrice
di questo evento; i vescovi, in tutta libertà e con l’aiuto della preghiera, hanno
scelto se partecipare o meno. Tutti i vescovi sono in piena comunione con le affermazioni
del cardinale Ving-Trois a Lourdes, per ribadire la loro opposizione al cosiddetto
matrimonio per tutti, allo stesso tempo con un modo, peraltro legittimo, di manifestarla
che è assolutamente personale. Ecco, tutto questo non mi preoccupa: confido nel buon
senso della gente. L’ora è grave ed è necessario guardare all’essenziale e l’essenziale
ci fa chiedere: cosa faremo, domani, della famiglia? Cosa ne sarà un domani dei bambini?
Questa cosa riguarda noi tutti e chiaramente, i cattolici in modo particolare.
D.
– In questi giorni sulla questione si sono accese molte polemiche …
R. – En
tout cas, de la part de l’Eglise catholique il n’y a aucun désir de polémique … Sicuramente
da parte della Chiesa cattolica non c’è alcun desiderio di far polemica. In effetti,
ci sono stati degli episodi assolutamente deplorevoli, con un grande spreco di energia,
contro il segretario generale dell’Educazione cattolica. Egli aveva scritto un testo
che io ho trovato molto chiaro e molto rispettoso del perimetro della tutela dell’educazione;
ho incontrato, peraltro, numerosi giovani che non hanno potuto che sorridere davanti
a questa polemica perché francamente come si può immaginare che un dibattito così
importante non tocchi tutti? E come pensare che i giovani, le famiglie non si sentano
coinvolti in questo dibattito? Una volta stabilito che si rispettano determinate regole
– per quanto riguarda l’istruzione – e quelle della Repubblica in quanto Stato laico,
si può dire che questa polemica è stata veramente inutile. Posso dire che da parte
della Chiesa e di de Labarre c’è stato il desiderio di non fomentare assolutamente
questa polemica. Il signor de Labarre ha tenuto un comportamento assolutamente dignitoso
e si è spiegato in termini molto chiari. Noi crediamo che ormai si debba andare oltre,
ben al di là di questo. Le sfide della famiglia e della società sono troppo grandi
perché si rimanga incastrati nella polemica. Mi permetto di ricordare che oggi la
stessa opinione pubblica richiama ad urgenze molto più serie, come la disoccupazione,
il debito, la situazione degli anziani: sono argomenti seri sui quali i francesi vorrebbero
che fossero spese le energie del Paese. Trovo quindi ancor più deplorevole che ci
si divida su riforme della società che non sono rivendicate, in termini di priorità,
che dal 7 per cento dei francesi …
D. – Quale deve essere, secondo lei, il
messaggio di questa manifestazione?
R. – Les temps sont très préoccupants,
nous avons à témoigner d’une espérance … I tempi sono difficili; dobbiamo testimoniare
una speranza e ricordare a questa nostra società che in futuro sarà molto più fragile
e che dovrà essere molto attenta ai suoi valori fondanti. La famiglia è insostituibile,
lo dicono tutti gli antropologi. La Santa Sede ha ribadito il suo sostegno alla Chiesa
in Francia per quanto riguarda la sua posizione in materia. Devo dire che i cattolici
francesi sono colpiti dal sostegno che Roma ha voluto dare alla Chiesa in Francia.
Andremo a toccare l’essenziale per l’avvenire dell’uomo: se vogliamo rispettare le
generazioni future, dobbiamo preservarle. E spero fortemente che dopo questa manifestazione
e con l’analisi che si farà di questa giornata, il buon senso possa prevalere.