2013-01-12 09:14:10

Padre Lombardi: contraddire gli orientamenti dominanti con coraggio e umiltà


Il messaggio della Chiesa appare oggi più che mai controcorrente. Il Papa lo ha ricordato in questi giorni invitando i cristiani a rendere ragione della propria fede con coraggio e umiltà. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:RealAudioMP3

“La ricerca della verità era per loro più importante della derisione del mondo, apparentemente intelligente”. Così diceva il Papa nell’omelia dell’Epifania, riflettendo sul coraggio dei magi, e applicava questa riflessione alla missione dei nuovi vescovi, che oggi devono spesso andare contro corrente perché “l’umiltà della fede, del credere insieme con la fede della Chiesa di tutti i tempi, si troverà ripetutamente in conflitto con l’intelligenza dominante”. Nulla impedisce di allargare la portata del discorso. Il Papa continuava, infatti, spiegando che “l’agnosticismo oggi largamente dominante ha i suoi dogmi ed è estremamente intollerante nei confronti di tutto ciò che lo mette in questione”. Contraddire gli orientamenti dominanti richiede di essere coraggiosi - “valorosi” dice Papa Benedetto. L’attualità di queste parole non ha bisogno di molti commenti, data la molteplicità degli esempi possibili. Ma non meno significativo è quanto il Papa aggiunge ancora: “tale valore o fortezza non consiste nel colpire con violenza, aggressività, ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni dominanti”. Anche se i modi concreti con cui i diversi membri e componenti delle comunità ecclesiali dovranno cercare ogni volta il modo migliore per situarsi e agire secondo i loro compiti nelle situazioni specifiche in cui si troveranno, il Papa dà a tutti una lezione fondamentale di spirito evangelico, premessa essenziale della testimonianza cristiana. Occorre infatti fare veramente tutto il possibile perché si comprenda, dalle parole come dagli atti, che ciò che la Chiesa cerca, al seguito della verità, non è il prevalere di un proprio interesse o visione particolare, ma il vero bene di ognuno e di tutti. Perché Dio - e quindi la Chiesa -, ama tutte le sue creature e vuole che esse vivano in pienezza. E questo va annunciato senza paura. Conclude il Papa: “Il timore di Dio libera dal timore degli uomini. Rende liberi!”.







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