2013-01-12 15:05:51

Impegno della Chiesa per gli immigrati haitiani


Sulla crisi e sulle tensioni che si registrano alla frontiera fra Haiti e la Repubblica Domenicana “solo i governi di ambedue le parti possono trovare una soluzione all'impasse presente” e dovrebbero farlo “senza interferenze di nessuno”: è quanto afferma, in una nota pervenuta all'Agenzia Fides, il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, arcivescovo di Santo Domingo, intervenendo sulla vicenda del gruppo di haitiani fermati da una settimana alla frontiera. Il porporato ricorda che né governi stranieri né sacerdoti o organizzazioni non governative possono interferire in una questione che riguarda solo le autorità di governo. “E’ il governo dominicano – sottolinea - a stabilire le proprie politiche migratorie”. “Capisco – aggiunge - che è necessario chiedere al governo haitiano di collaborare sulla regolarità dei documenti dei cittadini che si presentano alla frontiera dominicana a chiedere di poter entrare”. Secondo informazioni raccolte dall’agenzia Fides, il presidente della Repubblica Dominicana, Danilo Medina, ha convocato una riunione con i suoi funzionari per trattare la crisi della frontiera dove, da circa una settimana, migliaia di haitiani senza documenti hanno provato ad entrare nella Repubblica Domenicana. La situazione nella frontiera è diventata molto tesa, e a Oanaminthe, città in territorio haitiano, il consolato domenicano ha dovuto chiudere i battenti per le costanti minacce ai dipendenti, che non concedono il visto per poter viaggiare nel Paese vicino. Ogni anno migliaia di haitiani entrano nella Repubblica Dominicana per provare a partire verso altre mete, sia in Sudamerica sia in Europa. (A.L.)







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