Venezuela: in migliaia a Caracas per sostenere Chavez, rinviato il giuramento presidenziale
In Venezuela imponente manifestazione ieri a Caracas per rendere omaggio a Hugo Chavez
e al rinnovo del suo mandato presidenziale, nel giorno in cui si sarebbe dovuto tenere
l’insediamento ufficiale, rimandato a data da destinarsi. Il Capo di Stato è ancora
ricoverato a Cuba per l’asportazione di un tumore. Insieme alle migliaia di persone,
anche i presidenti di Bolivia, Uruguay e Nicaragua; mentre l’opposizione continua
a chiedere nuove elezioni, per l’assenza del leader bolivariano, e ha indetto una
nuova manifestazione. Dall’America Latina, ci riferisce Francesca Ambrogetti:
Assente il protagonista
ma festa ieri a Caracas. Nella data prevista per l’inizio del quarto periodo di governo
di Hugo Chavez, una folla di manifestanti è scesa in piazza. E’ stata la dimostrazione
dell’appoggio del potere popolare – ha detto un portavoce - alla decisione del Tribunale
supremo di giustizia di posporre l’insediamento formale finchè il leader sarà in cura
all’Avana. Malato di cancro da un anno e mezzo, il presidente ha subito un mese fa
un nuovo intervento. Segretezza e mistero sulla sua salute anche se nessuno dubita
della gravità. Sul palco davanti a una marea di maglie rosse, il vice Nicolás Maduro
e l’altra figura del chavismo, il presidente del parlamento Diosdado Cabello. Quest'ultimo,
uomo vicino alle forze armate, ha smentito nell’occasione le voci di contrasti nei
settori che appoggiano il governo. “In Venezuela non ci sono divisioni tra militari
e civili, sbaglia chi vuol far credere il contrario”, ha detto. Rappresentati i Paesi
della regione schierati politicamente con il Venezuela: Uruguay, Bolivia e Nicaragua
dai rispettivi presidenti, altre nazioni da alte cariche del governo. Ha colpito l’intervento
del capo di Stato uruguaiano Josè Mujica: “Saluto Hugo Chavez che lotta per la vita
e se dovesse mancare raccomando pace, unione e lavoro”. Parlamentari dell’opposizione,
contraria alla decisione del Tribunale, hanno annunciato per il 23 gennaio una contromanifestazione
in difesa della costituzione. La Chiesa cattolica ha espresso preoccupazione per la
stabilita’ politica e sociale del Paese e ha chiesto una verifica sulle condizioni
di salute di Chavez. Ma di questo in Venezuela non si parla.