Politica. Caos liste. Scontro a distanza tra i candidati premier
In Italia sempre in primo piano la campagna elettorale in vista del voto del 24 e
25 febbraio. Al Viminale aperti gli uffici per il deposito di simboli e alleanze.
E ci sono polemiche sulla presenza di liste civetta con cloni di Monti, Grillo e Ingroia.
Intanto tra i candidati premier è ancora scontro a distanza. Servizio di Giampiero
Guadagni:
Il giorno dopo
la partecipazione al programma televisivo di Santoro, puntata che ha registrato un
boom di ascolti, Berlusconi si dice convinto che il Pdl abbia iniziato la rimonta.
E torna all’attacco di Monti: non lo vedo come prossimo capo dello Stato, afferma
Berlusconi, che insiste sul concetto di voto utile: se ci fosse un pareggio al Senato,
sostiene, dovrebbe essere trovato un accordo tra le forze politiche più importanti.
Messaggio diretto al Pd. Ma intanto con Bersani è ancora scontro sull’Imu. Il leader
del Pdl ribadisce: intendo abrogarla sulla prima casa. Il candidato premier del centrosinistra
replica: l’Imu è stata messa da Berlusconi, perché è stata una pezza necessaria per
riparare i guai provocati dal suo governo. Ma come Berlusconi, anche Bersani considera
ora poco probabile l’approdo al Quirinale di Monti, al quale il segretario del Pd
continua a chiedere chiarezza sulla sua collocazione politica. L’alleato Vendola lancia
intanto la sua campagna elettorale e dice: Monti se vuole può appoggiare un eventuale
governo a guida Bersani, ma non farne parte. Attacco a tutto in campo invece da parte
di Beppe Grillo, candidato premier del Movimento 5 stelle, che apre invece a Ingroia,
leader di Rivoluzione Civile.