Egitto: con il Patriarca Tawadros più vicino un Consiglio delle Chiese cristiane
Il nuovo clima di apertura e collaborazione che si è registrato negli ultimi mesi
tra le diverse comunità cristiane egiziane potrebbe portare presto alla istituzione
di un Consiglio delle Chiese cristiane in Egitto. Lo riferisce all'agenzia Fides il
vescovo ausiliare di Alessandria dei copti cattolici, Botros Fahim Awad Hanna, aggiungendo
che tale intento condiviso potrebbe essere delineato in occasione della imminente
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio.
“Nei tempi recenti, anche per aiutare un discernimento comune dei fatti e dei fenomeni
legati alla Primavera araba” spiega a Fides Anba Botros “si sono svolti più di dieci
incontri tra i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane. Ora si tratta di
stendere degli statuti di un organismo che esprima una posizione condivisa dei cristiani
egiziani soprattutto sul terreno delle questioni politiche e sociali”. Al nuovo clima
di dialogo e di prossimità tra i cristiani ha dato un contributo decisivo la figura
di Tawadros II, patriarca della Chiesa copta ortodossa dallo scorso 4 novembre. Martedì
scorso Tawadros ha accolto il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione
per le Chiese orientali, nel quadro della visita realizzata dal porporato in Egitto.
A dicembre, in occasione delle festività natalizie, il patriarca copto ortodosso aveva
voluto rendere personalmente omaggio con una visita a tutti i capi delle Chiese cristiane
presenti in Egitto che seguono il calendario gregoriano. “In quell'occasione” riferisce
il vescovo Hanna “ha espresso il desiderio di incontrarci almeno una volta al mese.
Il nuovo Patriarca Tawadros si mostra consapevole della importanza cruciale del cammino
ecumenico, e allo stesso tempo rivela il suo profilo di pastore. Ha detto: le questioni
dottrinali dobbiamo lasciarle ai teologi. Noi, come pastori, dobbiamo esprimere davanti
a tutti il nostro affetto fraterno, nella carità reciproca. Va ricordato che il suo
motto è la frase della prima Lettera di San Paolo ai Corinzi: la carità non avrà mai
fine”. (R.P.)