Il card. Sandri ai cristiani in Egitto: siate presenza riconoscibile ed efficace del
Vangelo
“Voi siete coloro che hanno offerto la disponibilità personale a servire la Chiesa
e hanno ricevuto il compito ecclesiale di impegnarsi, in fedele e costruttiva cooperazione
con i Pastori, perché la vita della comunità cattolica in Egitto sappia annunciare
con efficacia il Figlio di Dio attraverso la vita sacramentale, la catechesi, la carità,
specie nell’assistenza e nell’educazione, e nel servizio concreto e quotidiano”: è
quanto ha affermato mercoledì sera il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali, incontrando al Cairo i responsabili delle attività apostoliche
in Egitto. “Senz’altro state sperimentando il deserto della presente situazione tanto
difficile” da detto il porporato, sottolineando la necessità di “non dimenticare la
secolare tradizione dell’Egitto, i vertici di religiosità e cultura che ha conosciuto
e che deve confermare nel presente e nel futuro: una cultura sempre aperta alla Rivelazione
di Dio”. In mezzo a tale deserto, i cristiani debbono essere “oasi per chi si incontra
quotidianamente”, continuando a essere “presenza riconoscibile ed efficace del Vangelo
di Cristo”. La Beata Teresa di Calcutta e il Beato Charles de Foucault sono stati
ricordati dal cardinale Sandri come esempi da seguire, “due ardenti testimoni radicati
e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Nella conclusione del suo intervento, il cardinale
ha voluto affidare ai presenti le finalità dell’Anno della Fede, particolarmente importanti
nel contesto religioso in cui si trova l’Egitto ora, e ha richiamato un passo dell’Esortazione
apostolica Ecclesia in Medio Oriente sugli istituti di educazione cattolica nel Paese
che “essendo degli inestimabili strumenti di cultura per la formazione dei giovani
alla conoscenza, dimostrano in modo evidente il fatto che esiste, in Medio Oriente,
la possibilità di vivere nel rispetto e nella collaborazione, attraverso un’educazione
alla tolleranza e una ricerca continua di qualità umana”. Nella mattinata di ieri
il cardinale Sandri aveva celebrato una Messa per il bicentenario della nascita della
Beata Maria Troiani, fondatrice delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato
di Maria. Nell’omelia, il porporato ha sottolineato l’urgenza di “far sentire alle
regioni orientali la sollecitudine della Chiesa” soprattutto in Siria e Iraq, Paesi
“tanto feriti per la violenza degli uomini, ma per grazia di Dio immersi certamente
nella ferita aperta del costato di Cristo”. Ricordando la “Madre Bianca”, che dal
1859 “riscattò e educò tantissime schiave nere, aprendole anche alla fede cristiana”,
il cardinale Sandri ha nuovamente citato l’Esortazione pontificia Ecclesia in Medio
Oriente, nella parte in cui afferma l’impegno della Chiesa Cattolica nel “promuovere
la dignità personale della donna e la sua uguaglianza con l’uomo”. Ieri il prefetto
della Congregazione per le Chiese Orientali si è recato a Sharm el-Sheik per l’inaugurazione
della nuova chiesa dedicata alla Madonna della Pace. Oggii il il rientro a Roma.
(L.P.)