Crisi in Venezuela. Giuramento del presidente rinviato a data da destinarsi. Chavisti
in piazza per la democrazia
La cerimonia d’insediamento del rieletto presidente Chavez, prevista per oggi, è stata
rimandata a data da destinarsi. E’ la decisone unanime di Parlamento e Tribunale Supremo
di Giustizia del Venezuela. Oggi si terrà comunque una grande manifestazione chavista
nonostante le proteste dell’opposizione. Ancora incerte le condizioni di salute del
leader “bolivariano”, ricoverato da circa un mese a Cuba per l’asportazione di un
tumore. Massimiliano Menichetti:
In Venezuela
si acuisce lo scontro politico. Dopo l'Assemblea Nazionale, anche il Tribunale Supremo
di Giustizia ha deciso che il rieletto presidente Chavez "non ha l’obbligatorietà
di formalizzare subito il suo nuovo mandato". La cerimonia d'insediamento era prevista
per oggi. La presidente dell'Alta Corte, Luisa Estela Morales, ha precisato che la
nuova data per il giuramento sarà fissata quando "la salute del leader bolivariano
lo permetterà". Chavez è ancora ricoverato in una clinica a Cuba, dopo l'ultimo intervento
chirurgico, il mese scorso, per l’asportazione di un cancro. Incerte le sue condizioni
di salute. Notizie smentite dai comunicati ufficiali, parlano di "grave post operatorio"
e "difficoltà di ripresa". Comunque mentre il potere legislativo e il potere giudiziario
si sono allineati sulla posizione fissata dal vicepresidente Nicolas Maduro – indicato
da Chavez stesso come suo successore - il leader dell’opposizione Enrique Capriles
chiede chiarezza, invoca nuove elezioni, perché afferma che il mancato l’insediamento
è una violazione della Costituzione. In questo scenario a Caracas si terrà una imponente
manifestazione “chavista” di ''appoggio alla democrazia'', alla quale parteciperanno
anche presidenti ed esponenti politici di vari Paesi latinoamericani