2013-01-10 15:51:13

Appello del card. Bagnasco da Gerusalemme: i pellegrinaggi incoraggiano i cristiani in Terra Santa


“In questo Anno della fede, venite in Terra Santa per godere la grazia particolare di questi luoghi, per incoraggiare la presenza dei cristiani e sperimentare la gioia della fede. Sarà un dono ricevuto e al tempo stesso donato.” Questo l’appello lanciato mercoledì dal cardinale Angelo Bagnasco nella Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il servizio di Stefania Sboarina del Franciscan Media Center:RealAudioMP3

“Siamo venuti qui per vedere e capire che cosa è avvenuto in questo luogo, come fecero Pietro e Giovanni”. Davanti all’Edicola che custodisce il luogo della Resurrezione di Cristo è il cardinale Angelo Bagnasco a presiedere, ieri, la Messa Solenne che viene solitamente celebrata dai Francescani, all’alba di ogni mattina, nella Basilica del Santo Sepolcro.

L’arcivescovo di Genova accompagna in pellegrinaggio un gruppo di sacerdoti: è il clero giovane della sua Chiesa, 27 sacerdoti e 2 diaconi, che stanno vivendo in Terra Santa in una settimana di fraternità e di aggiornamento. Il cardinale Bagnasco:

“E’ un momento di grande commozione che ci porta e ci ha donato la grazia di un rinnovamento della fede e della gioia cristiana. Nell’Anno della fede non potevamo mancare questo ritorno all’origine, al grembo della vita cristiana”.

Dal luogo in cui è avvenuto l’evento che fonda la nostra fede, il presidente della Conferenza episcopale italiana incoraggia tutti i cristiani, sacerdoti e laici, a fare un pellegrinaggio in Terra Santa, in questo Anno della fede, per sperimentarne la grazia particolare di questi luoghi, che - afferma il porporato - è un dono ricevuto e donato al tempo stesso:

“Se possibile, venire in Terra Santa proprio per attingere da questi luoghi la grazia che è legata esclusivamente a questo posto. E anche per incoraggiare, con la propria presenza, la presenza dei cristiani qui in Terra Santa, ma anche per imparare da loro che cosa significa la fedeltà ai luoghi santi, alla vita cristiana, a una testimonianza di gioia, la gioia appunto della fede. Quindi è un donare ed è un ricevere molto”.

Con tutte le sue difficoltà, con tutte le sue contraddizioni, Gerusalemme è un "mistero". Il cardinale Bagnasco spiega in quale modo questo mistero provochi la nostra "fede":

"Lo provoca verso l’unità, un’unità ancora desiderata, ancora non piena tra le diverse confessioni cristiane, ma che resta un imperativo che il Signore Gesù ci ha donato, proprio perché il suo corpo ritrovi quell’unità di cui Lui è il capo e noi siamo le membra. La presenza di tante confessioni cristiane o altro ci deve richiamare fortemente a questa responsabilità, a questo cammino di unità e di comunione attorno a Cristo".

Ultimo aggiornamento: 11 gennaio







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