2013-01-09 11:43:49

Iraq: a Mosul autobomba uccide uno studente universitario cristiano


Ancora sangue cristiano a Mosul, nel nord dell'Iraq, dove un'autobomba ha ucciso uno studente universitario. L'assassinio segue il ritrovamento, avvenuto martedì, del cadavere di donna, Shdha Elias, insegnante caldea di 54 anni. Il doppio omicidio contro la minoranza religiosa - riferisce l'agenzia AsiaNews - conferma il clima di violenza che si respira nell'area e in tutto il Paese, teatro di una lotta confessionale fra sunniti e sciiti e di uno scontro per il potere che ha per protagonisti arabi, curdi e turcomanni. Le precarie condizioni di salute del presidente della Repubblica - il curdo Jalal Talabani, colpito da ictus il mese scorso - e il clima di incertezza politica alimentano le tensioni, mentre l'esecutivo a Baghdad appare sempre più impotente di fronte agli attacchi terroristi. Fonti di AsiaNews a Mosul raccontano che l'autobomba è esplosa ieri mattina davanti al supermercato di Al Alamia, nei pressi dell'università cittadina. La vittima è uno studente cristiano, Ayyoub Fauzi Auyyoub Al Sheikh, all'ultimo anno della facoltà di medicina del locale ateneo. I testimoni confermano che il giovane è deceduto sul colpo, decine i feriti e i danni materiali causati dalla deflagrazione. Da due settimane nella città di Mosul si respira un clima di grande tensione, acuito dallo scontro fra i vertici dell'amministrazione locale con l'esecutivo centrale a Baghdad. Il governatore Athil Al Nujjaifi - sunnita e membro del partito islamista vicino ai Fratelli musulmani - è fratello del presidente del Parlamento, Ussama Al Nujjaifi. Esperti di politica irakena spiegano che "i sunniti detengono il potere nelle città di Anbar, DIala, Salah addin', Tikrit, Mosul e Kirkuk grazie al sostegno dei curdi"; una coalizione che costituisce un vero e proprio "movimento di opposizione contro il Primo Ministro sciita Nouri al Maliki". L'idea è quella di "dividere la nazione in cantoni". Il tutto a spese delle minoranze, fra cui quella cristiana, che non hanno alle spalle un sistema di potere o un movimento politico in grado di tutelarne gli interessi. Dall'invasione statunitense del 2003, che ha determinato la caduta del rais Saddam Hussein, i cristiani sono più che dimezzati nel Paese. Tornando all'omicidio della donna, avvenuto ieri, alcune fonti (dietro anonimato) raccontano che "viveva sola" ed era "un facile bersaglio per i criminali", che "l'hanno uccisa con molta probabilità nel corso di una rapina". Il suo corpo è stato composto e seppellito sempre nella giornata di ieri. In passato Mosul ha registrato omicidi eccellenti all'interno della comunità cristiana: fra tanti, l'uccisione del vescovo mons. Faraj Rahho (nel contesto di un sequestro) e di padre Ragheed Ganni. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio







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