Iraq: a Mosul autobomba uccide uno studente universitario cristiano
Ancora sangue cristiano a Mosul, nel nord dell'Iraq, dove un'autobomba ha ucciso uno
studente universitario. L'assassinio segue il ritrovamento, avvenuto martedì, del
cadavere di donna, Shdha Elias, insegnante caldea di 54 anni. Il doppio omicidio contro
la minoranza religiosa - riferisce l'agenzia AsiaNews - conferma il clima di violenza
che si respira nell'area e in tutto il Paese, teatro di una lotta confessionale fra
sunniti e sciiti e di uno scontro per il potere che ha per protagonisti arabi, curdi
e turcomanni. Le precarie condizioni di salute del presidente della Repubblica - il
curdo Jalal Talabani, colpito da ictus il mese scorso - e il clima di incertezza politica
alimentano le tensioni, mentre l'esecutivo a Baghdad appare sempre più impotente di
fronte agli attacchi terroristi. Fonti di AsiaNews a Mosul raccontano che l'autobomba
è esplosa ieri mattina davanti al supermercato di Al Alamia, nei pressi dell'università
cittadina. La vittima è uno studente cristiano, Ayyoub Fauzi Auyyoub Al Sheikh, all'ultimo
anno della facoltà di medicina del locale ateneo. I testimoni confermano che il giovane
è deceduto sul colpo, decine i feriti e i danni materiali causati dalla deflagrazione.
Da due settimane nella città di Mosul si respira un clima di grande tensione, acuito
dallo scontro fra i vertici dell'amministrazione locale con l'esecutivo centrale a
Baghdad. Il governatore Athil Al Nujjaifi - sunnita e membro del partito islamista
vicino ai Fratelli musulmani - è fratello del presidente del Parlamento, Ussama Al
Nujjaifi. Esperti di politica irakena spiegano che "i sunniti detengono il potere
nelle città di Anbar, DIala, Salah addin', Tikrit, Mosul e Kirkuk grazie al sostegno
dei curdi"; una coalizione che costituisce un vero e proprio "movimento di opposizione
contro il Primo Ministro sciita Nouri al Maliki". L'idea è quella di "dividere la
nazione in cantoni". Il tutto a spese delle minoranze, fra cui quella cristiana, che
non hanno alle spalle un sistema di potere o un movimento politico in grado di tutelarne
gli interessi. Dall'invasione statunitense del 2003, che ha determinato la caduta
del rais Saddam Hussein, i cristiani sono più che dimezzati nel Paese. Tornando all'omicidio
della donna, avvenuto ieri, alcune fonti (dietro anonimato) raccontano che "viveva
sola" ed era "un facile bersaglio per i criminali", che "l'hanno uccisa con molta
probabilità nel corso di una rapina". Il suo corpo è stato composto e seppellito sempre
nella giornata di ieri. In passato Mosul ha registrato omicidi eccellenti all'interno
della comunità cristiana: fra tanti, l'uccisione del vescovo mons. Faraj Rahho (nel
contesto di un sequestro) e di padre Ragheed Ganni. (R.P.)