Berlusconi, Monti e Bersani intervengono su tasse, riforme e alleanze
La giornata politica italiana ha ruotato intorno all'apertura del Pd ai montiani dopo
le elezioni politiche. Un'apertura che Bersani accompagna però con qualche polemica.
Risponde Monti: è prematuro parlare di alleanze. Intanto Berlusconi torna all'attacco
del governo tecnico. Servizio di Giampiero Guadagni:
La politica
di austerità del governo Monti ha fortemente peggiorato la situazione economica italiana.
Ospite stasera di Porta a Porta, Berlusconi torna all'attacco del premier uscente
e lancia nuove proposte per superare la crisi. Ad esempio: zero tasse alle imprese
che assumono a tempo indeterminato. Proposte alle quali non crede il Pd: non può
certo essere lui, dopo dieci anni di suoi governi, a tirare l'Italia fuori dai guai,
osserva Bersani, che, chiusa con qualche polemica interna la partita dei candidati,
ha dato oggi il via alla vera campagna elettorale del Pd. Il candidato premier del
centrosinistra manda alcuni messaggi a Monti. Nega che parte della sinistra sia nemica
della crescita. Sottolinea di non comprendere contro chi combatte Monti. Conferma
comunque l’apertura al centro in caso di vittoria: iniziativa, assicura Bersani, che
non sarebbe alternativa ad una sinistra anche radicale. Il primo commento è del segretario
del Pdl Alfano, per il quale da oggi Monti è la stampella di Bersani. In serata la
replica a tutti del diretto interessato, Monti appunto. Ad Alfano dice di sentirsi
piuttosto la scala di ingresso della società civile italiana; a Bersani di considerare
prematuro il discorso delle alleanze, perché nella campagna elettorale dobbiamo tutti
schierarci in modo pacato sui problemi, sottolinea Monti, che domani annuncerà la
lista dei candidati delle forze civiche e politiche che lo sostengono.