Allarme lavoro in Europa: cresce la disoccupazione mentre la crisi non rallenta
E’ allarme lavoro in Europa. A dirlo il rapporto presentato ieri a Bruxelles dalla
Commissione Ue. Necessari interventi concreti per evitare che il mercato del lavoro
di alcuni Paesi possa collassare. Da Bruxelles, ci riferisce Laura Serassio:
Il dato medio
della disoccupazione è sempre meno indicativo, con Austria, Lussemburgo, Germania
e Olanda che si aggirano tra il 4 e il 5 e mezzo per cento, mentre Spagna e Grecia
registrano un 26%, e schizzano intorno al 57% se si considerano solo le fasce giovanili.
“Bisogna trovare le risorse per investire in formazione ed inclusione sociale”, ha
ammonito il Commissario responsabile, Laslzo Andor, presentando a Bruxelles il rapporto
europeo sul lavoro 2012. Rapporto decisamente non ottimista: la crisi dell’impiego
che il continente sta attraversando è senza dubbio la peggiore degli ultimi vent’anni..e
le prospettive non sono rosee: "è improbabile che si vedranno miglioramenti dal punto
di vista socio-economico nel 2013”, dice chiaro l’esecutivo di Bruxelles. Bisogna
quindi continuare a riformare il mercato del lavoro e i sistemi di welfare, che a
causa della crisi hanno perso molta della capacità di protezione delle face più a
rischio. Questa la ricetta del Commissario, che promette a breve un pacchetto d’investimenti
sociali per la crescita e la coesione. Altro obiettivo: ridurre il gap tra i Paesi
del Nord e Sud d’Europa, un divario occupazionale pari a 7 punti e mezzo percentuali.
Per farlo, occorrerà soprattutto progredire nell’integrazione dell’Unione economica
e monetaria anche in ambito occupazione.