2013-01-08 14:10:20

Mons. Lahham: in Giordania cristiani e arabi un cuore solo per i profughi siriani


È in corso, in Medio Oriente, l’annuale pellegrinaggio dei vescovi europei e nordamericani, che portano la solidarietà delle loro Chiese ai cristiani di Terra Santa. Il gruppo ha sostato in Giordania, uno dei Paesi che sta impegnandosi a fondo, pur non disponendo di grandi risorse, nell’accoglienza dei profughi siriani. Impegno che coinvolge direttamente anche i circa 200 mila cristiani giordani, metà dei quali cattolici. L’inviata della Radio, Veronica Scarisbrick ne ha parlato con mons. Maroun Elias Lahham, vescovo di Amman, che spiega in che modo sia considerata la Chiesa locale dalla maggioranza musulmana:RealAudioMP3

R. - It’s very respected, it has a big credit …
Gode di alta considerazione e di grande credito in termini di assistenza sociale, di formazione umana e professionale. E’ risaputo che le nostre scuole parrocchiali esistevano anni prima delle scuole pubbliche in Giordania: ecco perché abbiamo una buona storia su cui poggiare le nostre basi.

D. - In che modo l’ondata di rifugiati arrivati in Giordania, che ha una lunga storia di accoglienza per i rifugiati, colpisce le strutture della Chiesa cattolica sul posto?

R. - Yes, we have a long history with refugees …
Abbiamo una lunga storia con i rifugiati, iniziando dai rifugiati della Palestina, che sono qui da 60 anni. Poi, negli anni Settanta, sono venuti i profughi libanesi e, da 12 anni a questa parte, arrivano rifugiati iracheni, mentre ora abbiamo i rifugiati siriani. Voglio ricordare che la Giordania non può chiudere le sue frontiere, perché questi sono i nostri fratelli arabi che abbiamo il dovere di accogliere. Stiamo facendo del nostro meglio, ma bisogna anche ricordare che la Giordania è un Paese povero, che non ha mezzi strutturali per ricevere tutti questi rifugiati, soprattutto perché - come è noto – il nostro è il quarto Paese più povero al mondo per quanto riguarda l’acqua.

D. - Questo crea un problema, perché i rifugiati usano l’acqua che sarebbe destinata alla popolazione giordana…

R. – Yes, but when you love you have to share…
Si, ma quando ami devi condividere.

D. - C’è un forte senso di condivisione, qui, tra cristiani e musulmani…

R. – Yes. And it’s not in terms of Christian values, …
Sì, e non fondandolo su un valore cristiano, ma su valori arabi. Condividere, essere generosi, aperti, avere la porta aperta per il prossimo sono valori arabi e noi ne siamo fieri.

D. - Condividere gli stessi interessi può essere una parte della soluzione, anziché il problema?

R. – Yes. The main interests which we share with out brother muslims …
Sì. I principali interessi che condividiamo con i nostri fratelli musulmani sono la pace e la sicurezza per la Giordania. Quando vediamo quello che sta succedendo in Siria ed in Iraq, preghiamo Dio onnipotente che ci dia calma, tranquillità e sicurezza.







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