Libia. Mons. Martinelli: Natale in serenità per i copti ortodossi
"I copti ortodossi in Libia hanno festeggiato il loro Natale in serenità. L'attacco
di fine dicembre contro la chiesa di S. Giorgio a Dafniya è il primo contro i cristiani
in Libia. Esso è però un caso isolato, che va letto alla luce dell'instabilità sociale
e politica che sta attraversando il Paese". E' quanto afferma all'agenzia AsiaNews
mons. Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, che lo scorso 6 gennaio ha fatto
visita alla comunità copta-ortodossa di Tripoli, portando gli auguri della Chiesa
cattolica per il Natale ortodosso che si è festeggiato ieri. Lo scorso 30 dicembre
un gruppo di ignoti ha attaccato la chiesa copta ortodossa di San Giorgio a Dafniya
nella provincia di Misurata. Nell'esplosione due persone di nazionalità egiziana hanno
perso la vita. Altre due sono rimaste ferite. L'attentato è avvenuto poco dopo la
fine della messa. Il gruppo di assalitori ha atteso l'uscita dei fedeli, che sono
stati bersagliati con delle granate. Timothy Beshara, sacerdote della Chiesa copta-ortodossa
libica, racconta che l'edificio ha subito gravi danni, in particolare il refettorio
che è ormai un cumulo di macerie. All'inizio il caso è stato liquidato come un semplice
"incidente", ma su pressione delle autorità egiziane, il governo di Tripoli ha subito
avviato le indagini per arrestare i colpevoli e smorzare le voci di un possibile aumento
del fondamentalismo islamico contro i cristiani. Per mons. Martinelli "i cristiani
devono anzitutto chiedere protezione alle autorità libiche - sottolinea il prelato
- aiutando questo nuovo Paese a crescere". Secondo il prelato il fondamentalismo islamico
vi è sempre stato in Libia, ma ora la forza degli islamisti si sta sgonfiando. Sotto
il regime di Gheddafi lavoravano in Libia circa 1,5 milioni di egiziani. Per anni
essi erano il secondo gruppo etnico più numeroso dopo gli stessi libici. Con l'inizio
della guerra civile oltre la metà dei migranti ha fatto ritorno in patria, ma in molti
sono ritornati dopo la caduta del rais. Fra essi diverse migliaia sono cristiani copti
ortodossi, che insieme a cattolici e protestanti compongono la piccola comunità cristiana
locale, che rappresenta circa il 3% della popolazione. La città costiera di Dafniya
è situata a circa 30 km a ovest di Misurata. L'area è ancora controllata da contingenti
ribelli armati ed è l'unica ad avere ancora posti di blocco in mano ai miliziani.
A Misurata, Bengasi e Derna sono attivi diverse cellule estremiste islamiche dove
militano anche guerriglieri provenienti da altri Paesi arabi. Lo scorso 11 settembre
un gruppo di estremisti vicini ad al-Qaeda ha assaltato con armi pesanti il consolato
statunitense di Bengasi, uccidendo l'ambasciatore Usa a Tripoli Christopher Stevens
e tre persone del suo staff. (R.P.)