India: la Chiesa invita i leader religiosi a smuovere le coscienze contro lo stupro
“I leader religiosi, di tutte le comunità, devono svolgere un ruolo importante nel
risvegliare la coscienza delle persone, nella società, contro lo stupro. Sono chiamati
a lavorare per migliorare la dignità della donna nella società. E soprattutto per
risvegliare il senso di uguaglianza fra uomini e donne, le pari opportunità e la parità
di ruolo nella famiglia e nella società”. Con tali parole, espresse all’agenzia Fides,
padre Anand Muttungal, sacerdote cattolico, portavoce della Conferenza episcopale
degli Stati di Madhya Pradesh e Chattisgarh, in India Centrale, risponde al guru induista
Asaram Bapu, il quale ha sostenuto pubblicamente la “colpa” della giovane studentessa
stuprata e morta il 29 dicembre scorso in seguito a percosse e violenza sessuale.
Padre Muttungal, anche coordinatore locale della Commissione nazionale per le Minoranze
in Madhya Pradesh, ricorda che, secondo i dati del “National Crime Records Bureau”,
in India ogni 22 minuti avviene uno stupro e questo dato tiene conto solo dei casi
segnalati alla polizia. Per fermare il fenomeno dello stupro, prosegue, “occorre uno
sforzo comune di tutte le istituzioni nella società indiana, soprattutto per risvegliare
le coscienze”. Padre Muttungal spiega a Fides: “Il caso della giovane ‘Amanat’ (così
chiamata con un termine urdu che significa “tesoro”) ha portato una nazione intera
a chiedere giustizia per le vittime dei casi di stupro. Si potrebbe creare un forum
per unire uomini e donne che diventino attivisti per sensibilizzare a livello sociale,
capillarmente, contro lo stupro, offrendo assistenza alle vittime. Anche i genitori,
nelle famiglie, dovranno assumere un ruolo attivo nell'educazione dei figli, insegnando
il rispetto verso le ragazze. Deve diventare parte integrante del curriculum scolastico
insegnare come può crescere un sano rapporto tra ragazze e ragazzi, e questo può essere
anche un programma di educazione familiare. Inoltre le istituzioni devono promuovere
specifici programmi per incoraggiare gli uomini a promuovere l’uguaglianza e la pari
dignità della donna nella società. Insieme con la promozione di buone relazioni tra
donne e uomini – prosegue – abbiamo anche bisogno di leggi severe per far fronte a
casi di violenza sessuale e a violazioni dei diritti delle donne. Sono sempre necessarie
leggi per punire i colpevoli e quanti cercano di proteggere i colpevoli”. Rispondendo
al guru che aveva giustificato gli stupratori, il sacerdote aggiunge: “Mentre un assassino
distrugge la struttura fisica della vittima, uno stupratore degrada e contamina l'anima
di una donna indifesa. Quanti consapevolmente coprono o giustificano gli autori del
reato devono anch’essi rispondere alla legge. Tutti i nostri sforzi devono mirare
a rendere la nazione un posto migliore dove uomini e donne vivano con rispetto”. (R.P.)