Rapporto World Giving Index: in calo nel 2012 le offerte per la carità
Donazioni in denaro, tempo speso in volontariato, offerte di aiuto a chi non si conosce.
Sono i tre parametri presi in considerazione dalla Caf (Charities Aid Foundation)
per pubblicare il report 2007-2012 sul “donare” nel mondo. In un momento di crisi
economica come quello attuale, la ricerca evidenzia un calo delle offerte di carità
a livello globale. Secondo il documento della Caf, la partecipazione media alle offerte
di carità negli ultimi cinque anni è scesa in media di circa due punti percentuali.
L’Australia è il paese più generoso: in un mese tipo, più di due terzi della popolazione
offre parte del proprio reddito a opere di carità o aiuta estranei, mentre un australiano
su tre è impegnato in attività di volontariato. I primi Paesi della “classifica della
generosità” hanno profili politici, sociali e geografici molto diversi: tra i primi
20 c’è almeno uno Stato per ogni continente. Ci sono il Qatar (secondo Paese al mondo
per Pil pro capite) e gli Stati Uniti (300 milioni di abitanti), ma anche la Liberia
(penultimo per Pil pro capite) e Trinidad e Tobago (1 milione di cittadini). I giovani
tra i 16 e i 24 anni partecipano ad attività di volontariato e di aiuto agli estranei
in maniera simile agli ultracinquantenni, che però com’è prevedibile che sia, destinano
maggiori quantità di denaro alle opere di carità. L’Italia si attesta al 57° posto,
con un indice di partecipazione del 33%, dato che rispetta la media europea. (L.P.)