India: non raggiunti Obiettivi del Millennio su fame e povertà; bene l’educazione
Nel 2000, 191 Stati membri delle Nazioni Unite avevano sottoscritto gli “Obiettivi
di sviluppo del millennio”, con cui si puntava, tra i tanti impegni, a sradicare la
povertà e la fame, garantire l’educazione di base e migliorare la salute. L’India
però non riuscirà entro il 2015 a raggiungere molti degli impegni assunti in quella
circostanza. Come riportato dall’agenzia Asianews, il Paese con una delle più forti
economie emergenti ha ancora livelli di povertà e tassi di mortalità che non gli permetteranno
di mantenere la parola data nel 2000. Secondo le Nazioni Unite nel 2015 il livello
di povertà indiano sarà del 26.7%, lontano dall’obiettivo fissato al 23,9% (nel 1990
il tasso registrato era del 47,8%). Anche il tasso di mortalità infantile resterà
troppo alto: nel 2015 è previsto un tasso di 43 bambini morti ogni 1000 nascite mentre
l’impegno era raggiungere il livello di 27 decessi. Non è solo la mortalità infantile
a preoccupare ancora l’India:per la mortalità materna si era fissato un obiettivo
di 109 decessi ogni 100mila parti, ma nel 2015 non si scenderà sotto le 139 morti.
Il rapporto Onu evidenzia inoltre la malnutrizione, che “continua a essere un grave
ostacolo”: la percentuale di bambini sottopeso si attesta in questo periodo intorno
al 40% (per il 2015 l’obiettivo era 26%). Positive le notizie legate all’educazione:
nel 2007 “è stata raggiunta l’uguaglianza di genere sui banchi delle elementari” ed
entro il 2015 il Paese riuscirà a garantire l’educazione elementare a tutti i bambini.
(L.P.)