Mons. Solmi: dare forza nel dibattito politico ai temi etici e della famiglia
Nei prossimi giorni i partiti dovranno mettere a punto i programmi per la campagna
elettorale, e un posto di primo piano dovrà essere dato alla famiglia. Ne è convinto
il vescovo di Parma Enrico Solmi, a capo della Commissione Episcopale
per la Famiglia e la Vita. Il presule poi chiede che i temi etici non rimangano in
"una sorta di limbo". Alessandro Guarasci lo ha intervistato:
R. – Sono certo
che in Italia non abbiamo ancora fatto una politica familiare adeguata. Questo l’Italia
non lo ha ancora fatto. Non l’hanno fatto le amministrazioni locali e non l’ha fatto
il governo, mentre altri Stati si sono posti questo problema sotto il profilo demografico
e hanno raggiunto risultati significativi. Il cambio di mentalità si impone e questo
cambio di mentalità lo si deve riscontrare nei progetti politici delle varie parti
che stanno entrando o che sono già entrate in campagna elettorale.
D. - Ma
lei vede un segnale in questo senso oppure ancora questo tema rimane ai margini della
campagna elettorale?
R. - Io vedo che finora questo segnale non c’è. Qui dobbiamo
realmente attendere ma poco, perché la cosa è urgente, per capire come nei programmi
questo sia presente e soprattutto dare poi la nostra attenzione e la nostra scelta
a chi fa scelte vere, credibili e concrete sulla famiglia.
D. – Serve anche
un’azione culturale, secondo lei? In sostanza, tutelare il concetto di famiglia?
R.
– L’Italia sta vivendo questa situazione demografica estremamente preoccupante. Non
possiamo più tergiversare. Occorre realmente creare una condizione perché i giovani
possano fare famiglia e realizzare il progetto di generatività che liberamente scelgono.
D.
– E’ sorpreso del fatto che in questa campagna elettorale non si possa parlare in
modo esplicito di temi etici?
R. – Sembra che i temi etici siano temi più che
altro individuali, individualistici o che siano in qualche modo appannaggio di una
fazione o di un’altra o di una confessione religiosa. I temi etici sono parte integrale
della persona umana. I temi che ineriscono alla persona sono anche temi eminentemente
sociali, quindi non è possibile che la campagna elettorale metta in una sorta di limbo
questi temi; su questi deve misurarsi e deve in un qualche modo scegliere da che parte
stare. Non ci si può limitare a far rimanere questi temi nell'ambito della coscienza
individuale. La coscienza non è una cassaforte dove uno tiene dentro le proprie convinzioni:
la coscienza è la capacità che la persona ha di accogliere i principi e i valori che
abitano l’uomo, di tradurli in modo concreto nella propria vita e nella società.