Turchia: riparte la campagna per riacquisire le reliquie di San Nicola di Mira
L'archeologo turco, Nevzat Çelik, responsabile degli scavi presso il sito archologico
di Mira-Andraike, ha rilanciato in occasione delle festività natalizie la richiesta
di restituzione alla Turchia delle reliquie di San Nicola di Mira, attualmente venerate
presso la Basilica di San Nicola a Bari. Stavolta il destinatario della richiesta
non è come avvenuto in passato il governo italiano, ma il Vaticano. E l'iniziativa
- secondo quanto riportato dalla stampa turca - appare in sintonia con gli orientamenti
espressi degli attuali dirigenti del Ministero turco della cultura e del turismo,
i quali – secondo quanto riportato ad esempio dal quotidiano Hürriyet lo scorso 24
dicembre – puntano a far rientrare in Patria opere d'arte, reperti archeologici e
reliquie trafugati dall'attuale territorio turco e portati all'estero in epoche passate.
Ad Antalya, ricorda l’agenzia Fides, è prevista l'imminente apertura di un museo sull'antica
e misteriosa civiltà Licia, destinato anche a ospitare i reperti provenienti dai siti
archeologici di Mira e Andriake. Una sezione del museo sarà dedicata ai primi secoli
cristiani e alla vita di San Nicola di Mira, il vescovo del IV secolo che per la sua
carità e generosità verso gli uomini e i bambini è anche considerato come l'ispiratore
del personaggio di Babbo Natale. Nell'XI secolo le reliquie del santo vennero trafugate
e traslate nell'attuale capoluogo della Puglia da una spedizione di marinai baresi.
Negli ultimi anni, la Basilica che le ospita è divenuta anche mèta di un crescente
flusso di pellegrini russi. Le rivendicazioni turche sulle reliquie di San Nicola
sono note da tempo. Ma solo di recente esse hanno trovato appoggi istituzionali di
rilievo, in coincidenza con la valorizzazione turistica della regione. “Se noi costruiremo
un Museo a Demre (nei pressi dell'area archeologica di Mira, ndr), naturalmente la
prima cosa che richiederemo saranno i resti di San Nicola. Queste ossa dovranno essere
esposte qui e non in una città di pirati”, aveva dichiarato due anni fa il ministro
turco della cultura e del turismo Ertugrul Günay. (A.L.).