2013-01-03 13:32:50

Siria: per mons. Nazzaro "mai persa la speranza ma la pace è pagata a caro prezzo"


Buio e freddo avvolgono Aleppo dove la notte la temperatura scende a sotto lo zero. Mancano elettricità e riscaldamento e a farne le spese sono soprattutto i bambini che si ammalano. Il rischio di morire per freddo e stenti è alto, soprattutto per chi vive nei campi profughi e per le strade perché a causa dell’embargo in Siria mancano anche le medicine. È una testimonianza drammatica quella che da Aleppo mons. Giuseppe Nazzaro, vicario apostolico di Aleppo dei Latini, racconta all'agenzia Sir . ”L’embargo che hanno voluto le Nazioni Unite - dice - oltre a togliere i viveri ha privato la popolazione delle medicine. È chiaro che in una situazione del genere se nei campi dei rifugiati muore un bambino per il freddo, è normale visto che non ci sono neanche le medicine per curarlo. Siamo senza gasolio, senza riscaldamento, senza gas per cucinare, senza elettricità e senza pane. Ma noi qui abbiamo ancora un tetto sopra la testa, che ci protegge. Chi vive invece sotto una tenda e peggio ancora per la strada, come fa a sopportare il freddo? Qui la notte la temperatura scende sotto lo zero. Mi chiedo se i signori che siedono al Palazzo di vetro, si pongono questo problema. Io non ho mai perso la speranza - afferma il vescovo -. Prima o poi noi avremo la pace ma il giorno in cui arriverà, sarà stata pagata a caro prezzo”. (R.P.)







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