Spread chiude sotto la "soglia Monti": 283 punti. Soddisfatto il premier uscente
Il calo dello spread viene salutato con soddisfazione dal premier uscente Monti, che
nelle settimane scorse aveva auspicato la soglia 287, vale a dire la metà esatta rispetto
al suo approdo a Palazzo Chigi. Ier mattina, intanto, prima uscita politica di Monti,
intervenuto a Radio Anch’io. Molte le reazioni dei leader politici. E da Napoli il
capo dello Stato Napolitano augura un 2013 di crescita. Servizio di Giampiero Guadagni:
La luce alla
fine del tunnel è più vicina di prima. Mario Monti mostra ottimismo e offre, ormai
da capo di una coalizione, la ricetta per uscire dalla crisi economica e sociale:
ridurre la tassazione che grava su lavoro e imprese e parallelamente ridurre la spesa.
Al candidato premier del centrosinistra Bersani che gli chiede da che parte sta, Monti
risponde: dalla parte delle riforme che rendono l'Italia competitiva e creano occupazione.
Poi stoccate a Berlusconi: sull’ipotizzato complotto per far cadere lo scorso anno
il suo governo; e sui valori etici, che, osserva Monti, vanno difesi, ma non devono
essere usati come un’arma contro i rivali. Sul piano istituzionale, annuncia, la prima
riforma sarà la riduzione dei parlamentari. Commenta il presidente dei senatori Pd
Anna Finocchiaro: anche il Professore deve stare attento a non farsi prendere la mano
da demagogia e antipolitica. Monti non è più credibile, attacca Berlusconi, che promette
l’abolizione dell’Imu e spiega che in caso di vittoria del centrodestra potrebbe non
essere lui il premier. A non essere credibile è Berlusconi, ribatte Casini per il
quale lo sfidante di Monti è Bersani, che, dice il leader Udc, può diventare premier
solo se conquista la maggioranza in Senato e alla Camera.