Il Presidente Napolitano: tutelare il diritto al lavoro

In un messaggio al Papa per la giornata mondiale della pace il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano afferma che le istituzioni devono ''far si' che il diritto al lavoro, e a un lavoro dignitoso, venga pienamente tutelato”. Sul fronte politico, continua lo il confronto Pd-pdl, mentre Palazzo Chigi mette in luce i risultati di un anno di governo. Giampiero Guadagni:

Apprezzamenti da Monti, Bersani, Berlusconi e Casini. Forti critiche da Lega e Italia dei valori. Il discorso di fine anno di Napolitano, l’ultimo del suo mandato, ha per qualche ora ricomposto gli equilibri politici che hanno accompagnato i 13 mesi di governo tecnico. Il capo dello Stato ha lanciato un messaggio di ragionata speranza: il 2013, ha detto, sarà un altro anno di difficoltà, ma intorno all’Italia c’è un ritorno di fiducia. Ha sottolineato come la crisi sia una questione sociale e che i tagli devono tutelare le fasce più deboli. Ha poi sollecitato le forze politiche ad una campagna elettorale senza polemiche inutili e con proposte concrete su come far ripartire l’economia e approvare le riforme istituzionali più urgenti. Ma tra i partiti è ormai battaglia. Berlusconi comincia il nuovo anno ribadendo che Monti sarà uno dei tanti piccoli leader e invitando al bipolarismo. Con altri toni anche il segretario del Pd Bersani ha ormai lanciato la sfida a Monti e alla sua nuova formazione politica. Che lo stesso Monti definisce un movimento popolare e riformista. E del quale oggi in qualche modo ne specifica l’agenda. Palazzo Chigi nel suo sito web ha infatti pubblicato un documento che illustra l’azione dell'esecutivo e sottolinea la necessità di ridurre le tasse di un punto a partire dalle aliquote più basse e di non fare passi indietro sulla spending review. Il Governo sarà comunque imparziale, assicura il Capo dello Stato, che a proposito del nuovo ruolo di Monti parla di una libera scelta di iniziativa programmatica e di impegno politico.