Bersani: Monti dica con chi sta. Casini: vogliono un Centro piccolo
In Italia si intensificano le attività e i contatti fra le forze politiche in vista
delle elezioni del 24 febbraio. Oggi si vota per il secondo e ultimo giorno delle
primarie per scegliere i candidati di Pd e Sel da inserire nelle liste per il parlamento.
I risultati ancora parziali vedono l’affermazione di alcuni esponenti storici del
centrosinistra come Rosy Bindi. Bersani invita Monti a dire con chi si allea: "Non
mi aspettavo uno scenario simile – afferma - non possiamo di nuovo affidarci a leader
solitari. Monti deve dirci con chi sta, quali scelte intende fare, cosa pensa sui
diritti civili. Non bastano un’agenda e un simbolo". Ma i democratici - aggiunge
- restano "aperti a una collaborazione con il centro", poiché la situazione del Paese
"si può affrontare solo se le forze progressiste e di centro possono collaborare".
Il leader dell'Udc, Casini, critica il Pd di avere "non vuole un'area centrista competitiva",
preferisce "il vecchio ed eterno scontro" con Berlusconi, ormai "avversario di comodo".
"Alla Camera Futuro e libertà presenterà una sua lista federata con le altre, e candidature
autonome" – dice Fini, sottolineando che Monti,anche nel dare via libera a più liste
alla Camera, "ha dato prova di grande sensibilità politica". "Oltre a noi, Italia
futura e l'Udc, potranno esserci -spiega- altri soggetti che si riconoscono nell'agenda.
Penso a tanti esponenti del Pdl animati da spirito innovatore e che sono già usciti
dal partito in dissenso da Berlusconi". Per Fini l'ex premier "è disperato" e lo si
capisce, sostiene, "da come conduce questa campagna elettorale, attaccando sguaiatamente
l'Europa". Tutto da definirsi l’assetto delle alleanze a destra: Lega e Pdl sono più
distanti dopo l’incontro di ieri tra vertici dei due partiti. Per rilanciare la coalizione
il Caroccio chiede un passo indietro di Berlusconi. Per il cavaliere l’intesa con
la Lega non è obbligatoria: i due partiti sono sull’orlo della rottura. Il magistrato
Antonio Ingroia ha ufficializzato ieri la sua candidatura e la nascita della lista
“Rivoluzione civile” attaccando la candidatura di Grasso nel Pd e aprendo al Movimento
5 Stelle: ma Grillo ha chiuso subito la porta. (M.G.)