India: morta la ragazza brutalmente violentata a New Delhi
India. E’ morta la ragazza che aveva subito brutale violenza a New Delhi e il cui
caso ha scatenato nei giorni scorsi imponenti manifestazioni nella capitale e in varie
altre città indiane. Il premier ha ordinato un’inchiesta ufficiale sulla violenza
di gruppo, ha promesso nuove leggi per proteggere le donne e pene più dure per i crimini
a sfondo sessuale. E l’istituzione di banca dati pubblica contenente nomi, foto ed
indirizzi delle persone condannate per reati sessuali. Il servizio di Maria Grazia
Coggiola:
Dopo il decesso
della studentessa di 23 anni, le autorità temono che si possano ripetere le violente
proteste della scorsa settimana, che hanno provocato la morte di un poliziotto ed
il ferimento di decine di dimostranti. La notizia della morte è giunta da Singapore,
dove la giovane era stata ricoverata due giorni fa in un centro specializzato, ha
sollevato un vasto dibattito sulla sicurezza nelle metropoli; ma anche su una certa
mentalità maschilista ancora prevalente nella società indiana. Il brutale crimine,
avvenuto su un bus, in una zona benestante della capitale, ha risvegliato le coscienze
dell’intero Paese, dove le donne sono - purtroppo – ancora vittime di forti discriminazioni;
come mostrano le statistiche sugli aborti selettivi, sugli infanticidi delle neonate
e sulla violenza domestica. Lo stesso premier, Manmohan Singh, ha auspicato che la
morte della ragazza non sia avvenuta invano, riferendosi alla necessità di misure
di prevenzione più adeguate.