Un documento di proposte “forti e precise” affinché “lo Stato assuma le sue responsabilità
per sovvenzionare la scuola non statale”. È il risultato del lavoro degli Stati Generali
dell’educazione cattolica del Benin, tenutosi a Cotonou dal 19 al 21 dicembre scorsi,
e che sarà presentato alla Conferenza episcopale del Paese per essere, poi, proposto
al governo. In occasione delle celebrazioni per i 150 anni d’istruzione cattolica
nel Paese, sono stati organizzati numerosi workshop: come riportato dall’agenzia Zenit,
si è discusso di come “rendere l’insegnamento cattolico più accessibile ai poveri,
creare un comitato di concertazione sui problemi dell’istruzione, e attualizzare i
corsi di insegnamento religioso, morale e civico al fine di cogliere meglio le questioni
socioculturali”. Tra i presenti, anche i padri della Società delle Missioni Africane,
iniziatori nel 1862 dell’istruzione cattolica nel Benin che ora, con oltre 260 istituti,
è parte fondamentale del sistema educativo nazionale. (L.P.)