2012-12-28 12:14:35

Mali: tour africano del premier per avviare un'operazione militare nel Nord


Un’operazione militare africana da avviare “il più presto possibile”: è quanto richiesto ad Abidjan dal nuovo capo del governo di transizione maliano Diango Cissoko durante un tour regionale che lo ha prima portato a Ouagadoudou, poi in Benin e oggi in Senegal. A colloquio con il capo di Stato ivoriano Alassane Dramane Ouattara, presidente di turno della Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas) - riferisce l'agenzia Misna - Cissoko ha sollecitato il “pieno sostegno” dell’organismo regionale per “aiutare il Mali a uscire fuori dalla crisi” ha riferito il quotidiano locale ‘Journal du Mali’. Inoltre il capo del governo maliano ha assicurato che elezioni “credibili e trasparenti si terranno appena le condizioni saranno riunite”: un passaggio istituzionale richiesto dalla Cedeao e dalla comunità internazionale per normalizzare la situazione a Bamako dopo il colpo di Stato dello scorso 22 marzo. Ouattara ha confermato al suo interlocutore che “l’operazione partirà appena le condizioni saranno riunite e faremmo in modo che siano riunite quanto prima”, sottolineando che “si può avere fiducia in quest’intervento”. A Ouagadougou Cissoko ha invece incontrato il presidente burkinabe, Blaise Compaoré, mediatore della Cedeao nella crisi maliana impegnato da settimane in un tentativo di allacciare un dialogo tra le autorità di Bamako e due dei gruppi ribelli che da mesi controllano le regioni settentrionali, gli islamici di Ansar Al Din e i tuareg del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla). Nella capitale beninese il capo del governo di Bamako ha poi avuto uno scambio diretto con Thomas Yayi Boni, presidente in esercizio dell’Unione Africana (Ua). A Ouagadougou, Abidjan e Cotonou, il primo ministro maliano ha anche consegnato ai capi di Stato dei Paesi vicini un messaggio a firma del presidente di transizione Dioncounda Traoré. Il primo viaggio di Cissoko fuori dal Mali, dalla sua nomina lo scorso 11 dicembre, interviene a pochi giorni da una risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. La risoluzione n° 2085, adottata all’unanimità dai 15 Stati membri, autorizza il dispiegamento di una Missione internazionale in Mali (Misma) per un periodo iniziale di un anno e invita le autorità di Bamako ad avviare “negoziati credibili” con alcuni dei gruppi ribelli stanziati nel Nord ma anche organizzare elezioni presidenziali e legislative prima del prossimo aprile. (R.P.)







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