Il 21 dicembre 1992 si spegneva a Londra all’età di ottantanove anni Nathan Milstein,
‘il Principe dell’archetto’ (come fu definito dalla critica), uno dei più sensazionali
violinisti del XX secolo. Allievo in principio di Piotr Stolyarskij che ne intuì le
straordinarie doti e in seguito di Leopold Auer, fin dalla più tenera età, diede prova
del suo enorme talento eseguendo a soli dodici anni il Concerto per violino e orchestra
di Alexander Glazunov sotto la direzione dello stesso autore. Fu partner musicale
del pianista Vladimir Horowitz e del violoncellista Gregor Piatigorsky in applauditissimi
concerti. Fuggito nel 1925 dall’amata Russia, si recò in Occidente tenendo recital
in tutte le maggiori capitali europee: Berlino, Praga, Madrid, Vienna e Roma. Poeta
del canto e del suono, Milstein era capace di cavare dal suo strumento una espressività
di seducente bellezza affrontando le più impervie difficoltà con singolare fluidità
discorsiva. Nel corso del programma Interpreti e Interpretazioni, nella puntata
di domenica 30 dicembre alle ore 13.30 e in replica alle ore 21 sul V canale della
Radio Vaticana, Luigi Cioffi lo ricorderà a vent’anni esatti dalla sua scomparsa proponendo
in una rara registrazione del 1957, l’ascolto di quel Concerto che lo rese celebre.