2012-12-27 19:57:42

Monti prepara la lista, apprezzamenti dall'Osservatore Romano. Berlusconi attacca


Mario Monti lavora alla sua lista. Berlusconi attacca il professore mentre nel Pd si annuncia un’altra eccellente candidatura. Apprezzamento dell'Osservatore Romano. Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Un altro nome a sorpresa per il Partito democratico, quello del procuratore capo antimafia Piero Grasso che ha chiesto al Csm un’aspettativa elettorale. La formalizzazione avverrà domani, in un incontro con la stampa alla quale prenderà parte anche Bersani. Secondo indiscrezioni ad avvicinare Grasso sarebbero stati anche alcuni montiani, ma per il Pd è cosa fatta e il nome del magistrato potrebbe aprire la lista in Lombardia. Sulla candidatura di Monti intanto continuano le reazioni. Sarcastica quella di Berlusconi, per il Cavaliere Monti ha ragione a dire che “sale” in politica “perché aveva un rango inferiore a quello di presidente del Consiglio” , e poi aggiunge: “Io ho detto ‘sceso in campo’ perché avevo un rango superiore”. Di tono completamente diverso l’Osservatore Romano. Il quotidiano vaticano definisce l’espressione ‘salire in politica’ come “un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica”. Per il Pd parla Fassina, responsabile economico, convinto che quello di Monti non sia più un ruolo super partes, visto che ha “definito arcaica la sinistra, attaccando la Cgil e Vendola”. Appoggio al professore dal senatore Pd Ichino, in avvicinamento a Verso la Terza Repubblica di Montezemolo, per il quale la lista Monti “ha una sua vocazione maggioritaria e il programma del professore su molte cose è più di sinistra di quello di Bersani”. E mentre resta aperta la questione di una lista unica per Monti o di più liste federate tra loro, la polemica investe lo spazio televisivo concesso a Berlusconi. Dopo l’intervento di un gruppo di parlamentari del Pd, la Rai promette di riservare lo spazio agli altri leader politici.

E sull’agenda di Mario Monti, Alessandro Guarasci ha intervistato Edoardo Patriarca, segretario della Comitato organizzatore delle Settimane Sociali:RealAudioMP3

R. - Nasce una realtà che fa riferimento all’Europa, e che soprattutto fa riferimento al Partito popolare europeo. In questi anni abbiamo sentito la mancanza, in questo strano bipolarismo, di una forza politica liberale. Credo che questo sia un passo in avanti, così che finalmente si abbia un partito popolare europeo non populista, non demagogico e che non rincorra gli spiriti animali e i mal di pancia degli italiani; ecco, che non coltivi quei mal di pancia ma che piuttosto li risolva.

D. - Secondo lei, è più alternativo al Pd o al Pdl? Insomma con chi è la competizione?

R. - Sembra che in questo caso Monti sia dentro il contenitore del Partito popolare europeo e quindi stia cercando di ricomporre quell’area. Il partito che lo stesso Monti andrà a costruire, semmai lo farà, sarà chiaramente alternativo ai partiti socialisti e democratici che sono collocati in Europa in un altro contesto; quindi penso anche al Partito democratico. Credo che nella stagione che verrà, forse troveremo finalmente due forze politiche che sono finalmente europee e che gareggeranno nella capacità di rinnovare questo Paese in una prospettiva liberale. Magari sarà un liberal conservatore, un liberal riformista… Vedremo poi come queste parole acquisteranno un significato nuovo nella stagione che verrà e spero che arrivi presto.

D. - Lei come vede il ruolo di coloro che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa in questa nuova formazione?

R. - Se in questa nuova formazione i cattolici potranno essere protagonisti - come non lo sono stati in questi anni di fatto, sempre un po’ marginali nelle varie formazioni - credo che porterà del bene a questo Paese. Noi abbiamo svolto una Settimana Sociale di Reggio Calabria sotto il segno di un’agenda per il Paese, un’agenda di speranza per il futuro… Credo che già in quell’agenda, ci fossero dei semi perché appunto questa presenza dei cattolici nella politica sia finalmente efficace e sia finalmente anche generativa di qualcosa di nuovo.

D. - Possiamo parlare, secondo lei, di una nuova stagione di riproposta di contenuti al di là delle ideologie?

R. - Credo che Monti, in questa sua agenda, recuperi il senso di una politica che cerca di risolvere i problemi delle persone, delle famiglie, delle imprese sotto il segno del bene comune. Finalmente parliamo di bene comune, di Paese, di questioni da affrontare perché questo Paese torni a crescere. In fondo, il metodo Monti è stato già sperimentato dai cattolici a Reggio Calabria. Quel metodo, è il metodo di Reggio Calabria, quando noi decidemmo insieme a 1200 delegati e scegliemmo quattro - cinque grandi priorità per questo nostro Paese. Credo che questo sia lo stile che Monti abbia scelto e credo che sia lo stile giusto per fare politica.







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