Il patriarca Bartolomeo nella Messa di Natale: “Avidità ed estremismi minano la
coesione sociale”
Un appello contro il fanatismo religioso, gli estremismi politici e l’avidità volta
alla conquista dei beni materiali, che sono all’origine di tante guerre. È quanto
affermato nell’omelia di Natale pronunciata dal patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo. Il patriarca, citato da Asianews, ha condannato la continua crescita di
conflitti di natura economica e la corsa all'effimero profitto, come fine essenziale
dell'umana esistenza, con la triste conseguenza della concentrazione della ricchezza
nelle mani di una ristretta minoranza ed il conseguente impoverimento delle grande
massa della popolazione mondiale. “Questo divario - ha proseguito Bartolomeo - dovuto
all'ingiusta distribuzione delle risorse viene definita dagli addetti crisi economica,
ma in verità è una vera e propria crisi morale”. E a questa crisi morale non si dà
il giusto peso. Al contrario si cerca di giustificarla, invocando varie considerazioni
sul libero mercato. “Ma il libero mercato, - spiega Bartolomeo - non deve permettere
crimini, anche se non considerati tali dai Codici penali. Crimini commette anche chi,
in vari modi e con sotterfugi, sottrae i beni agli altri, mettendo in crisi la pace
e la coesione sociale”. “E proprio noi, – osserva Bartolomeo - dalla nostra sede di
Fanar, riferimento della Cristianità ortodossa, siamo testimoni preoccupati di quei
segni dei tempi che registrano un crescendo di conflitti, motivo per cui ci auguriamo
che l'anno nuovo sia caratterizzato dall'umana solidarietà, come ci hanno sempre insegnato
i grandi padri della Chiesa”. In questa direzione, ha concluso il patriarca ecumenico,
devono seriamente impegnarsi tutti gli uomini di buona volontà, ed in primo luogo
noi i capi spirituali, onde poter far regnare la pace del nostro Signore, nato oggi.
Perché la carità e la pace che hanno sempre contraddistinto l'operato dei discepoli
di nostro Signore, devono fungere da bussola per contribuire a tutti i costi all'umana
solidarietà e coesistenza. (M.G.)