A Taiwan, il presepe si fa “evento di evangelizzazione”
Il presepe è molto più che un simbolo del Natale, ma “un evento di evangelizzazione
rivolto alle persone e alla cultura contemporanea”. Così padre Felice Chech, camilliano
e direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) spiega l’impegno, già
dal mese di novembre, di allestire presepi viventi in piazze e parchi pubblici delle
principali città di Taiwan per promuovere il recupero del vero significato del Natale
cristiano in una società in cui il modello proposto è altamente consumistico. A Taiwan
i cattolici rappresentano l’1% della popolazione composta da circa 24mila abitanti
– riferisce la Fides – ma la comunità è molto vivace e attenta all’attività evangelica:
in occasione dell’Ottobre Missionario, ad esempio, sono state organizzate quattro
veglie di preghiera dedicate ai cinque continenti, cui hanno partecipato un centinaio
di bambini della comunità aborigena Taitung e 300 universitari della Fu Jen Catholic
University della capitale Taipei. “Creare reti di collaborazione per le attività di
animazione missionaria – conclude padre Chech – è un metodo di evangelizzazione adatto
ai contesti culturali e agli ambiti della vita quotidiana”. (R.B.)