Pakistan: partito musulmano promuove incontro su Gesù pro minoranze religiose
Il partito “Pakistan Muslim League-Q”, di chiara ascendenza islamica, ha organizzato
un incontro interreligioso, in occasione del Natale, dedicato alla figura di Gesù
Cristo – considerato un Profeta dalla religione islamica – riconoscendo l’importanza
della comunità cristiana che in Pakistan rappresenta il 3% della popolazione. Come
riferiscono fonti dell'agenzia Fides, all’incontro, tenutosi nei giorni scorsi a Islamabad,
hanno partecipato numerose autorità civili e leader musulmani e di altre religioni.
Fra i cristiani, Akram Masih Gill, ministro di stato per l’Armonia nazionale, eletto
nelle liste della PML-Q, dato il sistema in vigore, che impone di riservare alcuni
seggi, per ogni partito alle minoranze. Tema centrale: l’urgenza di porre fine alla
discriminazione dei cristiani e delle minoranze religiose, garantendo a tutti i cittadini,
di ogni comunità religiosa, i diritti previsti nella Costituzione. Secondo Chaudhry
Shehzad, esponente musulmano del partito, “non bisognerebbe nemmeno usare il termine
‘minoranze’, perché esso stesso è discriminatorio”. Come avviene in molte altre sedi
e occasioni, le celebrazioni natalizie in Pakistan hanno un carattere interreligioso.
A Essa Nagri, il quartiere–ghetto di Karachi, dove vivono oltre 50mila cristiani in
condizioni di estrema miseria e sofferenza, in vista del Natale 2012 leader e fedeli
musulmani si sono uniti alle famiglie cristiane locali. In un incontro tenutosi il
15 dicembre, un'assemblea islamo-cristiana di oltre 2.000 persone ha discusso e invocato
la pace. I musulmani hanno espresso solidarietà ai residenti del travagliato sobborgo,
preso di mira da gruppi estremisti islamici che agiscono indisturbati, e dove nei
mesi scorsi si sono registrati quattro morti e diversi feriti. “Essa Nagri – ha detto
a Fides padre Younas Javed, sacerdote cattolico locale – significa ‘Città di Gesù’
e, per un giorno davvero è divenuta una nuova Betlemme, dove Cristo è nato fra la
sofferenza, portando un messaggio di gioia e di speranza”. Anche Al “Dominican Peace
Center” di Lahore, che promuove attivamente il dialogo interreligioso, il 20 dicembre
si è tenuta una celebrazione natalizia interreligiosa, che ha riunito 150 fra cristiani,
musulmani, indù e bahai, riunitisi in amicizia e fraternità, per dare un segno visibile
di pace. “La venuta di Cristo porta riconciliazione fra l’Uomo e Dio. Cristo nasce
nei cuori e genera compassione per l’umanità”, ha sottolineato padre James Channan,
direttore del Centro. (R.P.)