Dalla legge di stabilità più detrazioni per i figli ma anche la tassa sui c/c

Tra le novità che arrivano dalla legge di stabilità, la tassa dell'1 per mille sui conti correnti e sui depositi bancari. Sempre sul fronte fiscale, l’aumento delle detrazioni per i figli a carico da 800 a 950 euro. Alessandro Guarasci ha sentito l’economista Leonardo Becchetti


R. – Intervenire in maniera più decisa sul fisco. Come io chiedo da tanto tempo, si dovrebbe realizzare veramente un patto fiscale nuovo con gli italiani, quel “pagare meno, pagare tutti” che è uno slogan che conosciamo bene, che vuol dire concretamente una lotta all’evasione per eliminare il differenziale di evasione tra noi e gli altri Paesi. Si potrebbe arrivare addirittura a un’evasione zero e usare quei soldi per ridurre le tasse.

D. – L’aumento delle detrazioni, secondo lei, non rischia di essere vanificato dalle addizionali irpef che stanno lievitando in tante regioni?

R. - Bisogna fare anche una grande battaglia a livello europeo. E’ stata avanzata l’idea di introdurre un salario minimo, che sia europeo e non sia nazionale, con risorse europee, per lottare contro questo aumento di rischio di povertà che abbiamo visto c’è stato in Italia in questo periodo, un più tre per cento, in pochissimo tempo, più alto che in tutti i Paesi d’Europa.

D. – Le nuove tasse sui depositi e sui conti correnti non rischiano di colpire essenzialmente il ceto medio e molto meno chi davvero specula?

R. – Il governo ha sbagliato molto, a mio avviso, perché non c’è una franchigia, in sostanza. Se uno ha un piccolissimo deposito - cosa che accade, per esempio, con un deposito titoli per sostenere una banca cooperativa, una banca etica - paga comunque 34 euro e questa è una tassa fortissima. Bastava alzare un po’ di più la progressività di quell’un per mille per evitare questo balzello.