Terra Santa: prima ordinazione diaconale nel seminario Redemptoris Mater di Galilea
Il patriarca mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi diaconi per il Patriarcato Latino
di Gerusalemme, provenienti dal seminario Redemptoris Mater della Galilea: Carlos
Ceballos Medina, originario della Bolivia e Cristian David Carreño Hinestrosa, originario
della Colombia. I due nuovi diaconi eserciteranno il loro ministero rispettivamente
nelle parrocchie latine di Smakiyeh (Giordania) e di Birzeit (Palestina). Incardinati
nella Chiesa madre di Gerusalemme, saranno a servizio della chiesa locale per le necessità
della diocesi, essendo anche aperti, una volta ordinati presbiteri, alla missione
universale e disponibili, pertanto, ad essere inviati dal patriarca alle chiese in
necessità del Medio Oriente e del mondo intero. La Celebrazione ha avuto luogo nel
Centro Internazionale Domus Galilaeae a Tiberiade. Hanno concelebrato mons. Elias
Chacour, arcivescovo greco-cattolico d’Acri; mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario
patriarcale Latino per Israele; mons. Yousef Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di
Gerusalemme; il patriarca Ignace Boutros Abd-el-Ahad, emerito siriaco-cattolico. Presenti
anche tanti parroci della Galilea, sacerdoti latini e greco-cattolici, religiosi e
religiose, membri di vari movimenti ecclesiali e circa cinquecento fedeli della Terra
Santa. I fedeli presenti, molti dei quali del Cammino Neocatecumenale, ove è nata
la vocazione dei due diaconi, sono accorsi da diversi città e paesi della Galilea,
e perfino da Eilat, Gerusalemme, Betlemme e Jaffa di Tel Aviv. La liturgia è stata
celebrata integralmente in arabo, con canti in arabo e in italiano. Durante la celebrazione,
il Patriarca ha incoraggiato i diaconi nel loro cammino vocazionale, esortandoli a
non avere paura e a confidare nella vicinanza e nella preghiera di migliaia di fratelli
del Cammino. Ha ricordato, inoltre, la stessa parola che Gesù Cristo ha rivolto agli
Apostoli radunati in Galilea sul monte, dopo la sua risurrezione: «Ecco io sono con
voi!». Ha anche affermato che, nel prossimo Natale del Signore, ciascuno di noi è
chiamato a divenire «Terra Santa» in cui viene generato Gesù Cristo. «E’ una grande
gioia per me poter conferire il diaconato a questi due giovani - ha concluso il patriarca
- che rappresentano le “primizie” di questo Cammino Neocatecumenale nella Chiesa locale
di Gerusalemme. Le loro origini, la loro ordinazione qui, nella diocesi di Gerusalemme,
non fanno che confermare il patriarcato Latino nella sua vocazione universale». (R.P.)