Colombia: al processo di pace proposte per lo sviluppo agricolo
Oltre 400 proposte volte a dare una risposta al problema della terra, alle origini
dell’annoso conflitto armato colombiano, sono emerse dal Forum sullo sviluppo agrario
organizzato a Bogotá col sostegno della Universidad Nacional e delle Nazioni Unite.
I relatori del convegno, uno spazio di discussione che ha raccolto la voce della società
civile - riferisce l'agenzia Misna - le raccoglieranno e le invieranno entro l’8 gennaio
ai negoziatori del governo e della guerriglia riuniti all’Avana nell’ambito dello
storico processo di pace cominciato formalmente da Oslo a metà ottobre. Secondo Alejo
Vargas, direttore del centro di riflessione e accompagnamento al processo di pace
della Universidad Nacional, il Forum è stato “positivo” sebbene sia stata criticata
da più parti – incluso il presidente Juan Manuel Santos – l’assenza della Federazione
nazionale degli allevatori (Fedegán). Gli allevatori – nelle cui mani si concentrano
38 dei circa 44 milioni di ettari di terre disponibili in Colombia – si rifiutano
di appoggiare un’eventuale riforma agraria, istanza all’origine della nascita delle
Farc nel 1964. Sta di fatto che hanno trovato un’occasione, seppure limitata, di far
sentire la propria voce gruppi contadini, indigeni, sindacali, giovanili, accademici,
religiosi, femminili, difensori dei diritti umani, rappresentanti delle vittime della
guerra e dei ‘desaplazados’ (sfollati). “Evidentemente ne è valsa la pena, è la prima
volta che si tenta una cosa simile e molti di noi che credevano di avere posizioni
super radicali hanno scoperto di avere posizioni razionali e condivise” ha detto il
presidente della Società degli agricoltori (Sac), Rafael Mejía. Per il dirigente indigeno
del dipartimento del Cauca, Javier Chávez, “questo incontro pluralista era necessario.
Ora – ha sottolineato – occorre fare un grande sforzo per procedere verso una politica
di sviluppo rurale e riforma agraria”. Intitolato “Politica di sviluppo agrario integrale:
Focus territoriale”, il Forum è stato il frutto del primo accordo raggiunto all’Avana
tra il governo e le Farc per coinvolgere la società civile sul principale punto dell’agenda
delle trattative, il problema della terra. (R.P.)