Regno Unito: presentate le linee-guida per i matrimoni tra cristiani e musulmani
“Quando due fedi si incontrano: matrimonio, famiglia e cura pastorale. Principi etici”.
Si intitolano così le linee-guida per i matrimoni interreligiosi, presentate nel Regno
Unito, dal Forum cristiano-musulmano. Lo rende noto un comunicato della Conferenza
episcopale inglese. “Queste linee-guida – afferma mons. Paul Hendricks, co-presidente
del Forum – offrono un valido aiuto sia ai sacerdoti che agli imam” e “considerato
il numero crescente di coppie cristiano-musulmane che si accostano al matrimonio,
dobbiamo porre maggior attenzione al particolare supporto pastorale di cui esse hanno
bisogno, così da aiutare i coniugi a scoprire nel matrimonio un luogo di dialogo ed
un legame benefico tra le due religioni”. Nate dall’esperienza di cristiani e musulmani
che per molti anni hanno svolto la loro missione pastorale con coppie di religione
mista, le linee-guida sono scaricabili gratuitamente al link ed invitano i rappresentanti
religiosi ad accogliere le coppie interreligiose, prestando loro “l’attenzione di
cui hanno bisogno in un momento così importante della loro vita e ribadendo che è
necessario un grande rispetto per garantire la libertà religiosa di ciascun coniuge
e dei rispettivi familiari”. Dal suo canto, il direttore musulmano del Forum, Julian
Bond, ha parlato di sfida “difficile, ma importante per il dialogo tra fedi diverse,
per la cooperazione e la risoluzione di conflitti”, richiamando poi alla memoria “le
esperienze di dialogo e di condivisione di riflessioni su diversi temi”, portate avanti
dal Forum nel corso degli anni. Infine, la Chiesa inglese ha ricordato un documento
pubblicato nel 2010, dedicato al dialogo interreligioso. Intitolato “Incontrare Dio
nell’amico e nello straniero: promuovere il rispetto e la comprensione reciproca tra
le religioni”, tale testo evidenzia che, con tutte le sue sfide, “il matrimonio misto
può offrire l’opportunità di un approfondimento della fede ed un arricchimento culturale”.
Quindi conclude: “Il credo e le pratiche religiose del coniuge non cristiano devono
essere trattati con il dovuto rispetto, dando ad essi tutta la considerazione possibile,
in linea con la fede e la dottrina cattolica”. Infine, la nota dei vescovi inglesi
riporta qualche dato: secondo un sondaggio effettuato su otto diocesi del Paese, nel
2010 circa il 16% dei cattolici ha sposato una persona di religione non cristiana.
(A cura di Isabella Piro)