2012-12-19 06:45:17

Egitto. Opposizione ancora in piazza contro Costituzione e referendum


Egitto. Ancora in piazza ieri il Fronte di Salvezza Nazionale, che raccoglie le principali forze dell'opposizione. Al Cairo circa 2mila persone hanno contestato la bozza della nuova Costituzione filo-islamista e il referendum che dovrebbe sancirne l'adozione. Un appello al dialogo è stato lanciato dal ministro della Difesa, il generale al-Sissi. La prima fase elettorale ha visto vincere il fronte del “si” capitanato dai Fratelli Musulmani, molte le accuse di brogli, sabato ci sarà il secondo turno. Giuseppe Acconcia:RealAudioMP3

Quattro cortei indetti dal Fronte di salvezza nazionale hanno raggiunto il palazzo presidenziale di Ettehadeia a Heliopolis. Piazza Tahrir è invece presidiata permanentemente dai giovani dei movimenti. Dopo la diffusione di dati ufficiosi che vedrebbero in vantaggio i «sì» alla nuova Costituzione con il 56,6% dei consensi, le opposizioni hanno chiesto di annullare il voto per l’assenza di giudici che supervisionino le procedure elettorali. Oltre il 60% dei magistrati infatti ha partecipato al boicottaggio del voto in seguito alla dichiarazione costituzionale che ampliava i poteri del presidente, emessa e poi ritirata da Mohammed Morsi. In una lettera alle corti di appello, il ministro della giustizia, Ahmed Mekki, ha assicurato che verranno avviate indagini per violazioni delle procedure elettorali. A peggiorare la crisi politica, sono arrivate ieri anche le dimissioni del nuovo procuratore generale la cui nomina da parte del presidente Morsi era stata contestata dalle opposizioni.

Ma qual è il volto delle varie forze in campo in Egitto? Massimiliano Menichetti lo ha chiesto al prof. Paolo Sorbi responsabile del Centro di Geopolitica dell’Università Europea di Roma che ieri ha partecipato ad un convegno organizzato dall'ateneo sugli scenari generati dalla "primavera araba":RealAudioMP3

R. – Prima c’era un movimento sostanzialmente con direzione integralista, cui accedeva anche la componente molto ampia e - a sua volta - piena di contraddizioni di carattere laico, perché bisogna destituire Mubarak. Poi, sono emerse le contraddizioni in seno ai movimenti: oggi, quella che chiamiamo avanguardia interna laica sta ponendo il problema del pluralismo formale e non solo del pluralismo sociale, che in Egitto – dopo la caduta di Mubarak – è dato per assodato. Nei Fratelli musulmani, cioè nella prima componente integralista, avviene un’ulteriore contraddizione tra un’anima laica, che si sta secolarizzando ed emergendo, e una componente integralista, che converge verso i salafiti.

D. – Le questioni della Costituzione e dei poteri che si è assunto il presidente Morsi mettono di nuovo l’Egitto in una condizione di tensione. Secondo lei, quale sarà lo sviluppo?

R. – Sono a favore delle cosiddette "primavere arabe" e specialmente di quella egiziana: certo, ci sono passi avanti e ritorni all’indietro, ma le tirannie dovranno tutte scomparire. In questo quadro, la destabilizzazione è un fenomeno, uno scenario, una fase del Medio Oriente: non dobbiamo aver paura delle componenti movimentiste. Dobbiamo come europei cercare di capire le componenti più aperte al pluralismo e alla tolleranza, specialmente essere attenti a tutte le varie confessioni e ai copti. Bisogna accettare questa fase di trapasso valorizzando la cultura della negoziazione, che è esterna purtroppo al mondo arabo. Il problema di quello che io chiamo la cultura sindacale o della negoziazione è decisivo per gli equilibri.

D. – C’è preoccupazione per quanto riguarda il futuro dei copti?

R. – Certo. I cristiani in Medio Oriente, però, non devono avere paura: questo è il problema di fondo. Devono accettare di viversi – come dice il Santo Padre – come minoranza creativa. I copti hanno un altissimo livello di storicità, perché l’origine dei copti è l’origine dell’Egitto stesso: i copti preesistono ad ogni altra confessione. Bisogna però oggi accettare di essere minoranza, ma avviare un rapporto di carattere, chiamiamolo così, egemonico. Solo chi starà dentro le lotte, avrà diritto di parola.







All the contents on this site are copyrighted ©.