Vaticano: nella parrocchia di Sant'Anna un presepe ispirato all'Anno della Fede
Un presepe che fa varcare la porta della fede, richiamando alla lettera enciclica
di Benedetto XVI Porta fidei e all’Anno della Fede appena iniziato. E’ il suggestivo
allestimento della parrocchia del Papa, la parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, dove
il parroco, padre Bruno Silvestrini, ha voluto dar vita ad una scenografia che richiama
all’incarnazione di Dio nel mondo che poi conduce l’uomo alla porta della fede, la
porta d’uscita da dove l’uomo giunge nel mondo per essere testimone di fede. Il presepe
sarà inaugurato la notte del 24 dicembre, alle 23.30 e il 26 dicembre sarà benedetto
dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per lo Stato della Città
del Vaticano, che presiederà la Messa delle ore 18. “Come i pastori andarono a vedere
Gesù appena nato e tornarono ad annunciare nella loro vita ciò che avevano visto –
spiega padre Silvestrini – così anche noi che osserviamo il presepe dobbiamo rendere
la nostra testimonianza al mondo”. L’idea di un presepe che mette in primo piano la
grotta di Betlemme, dove Dio si manifesta ai semplici e ai piccoli, nasce per rendere
protagonista l’uomo di oggi, con le sue insoddisfazioni, le speranze deluse, la continua
precarietà di cui soffre. Ne è stato sviluppato un lavoro minuzioso, realizzato da
un artigiano marchigiano, Mariano Piampiani, che ha evidenziato la nascita di Cristo
a partire dal desiderio di chi attende Qualcuno e va alla ricerca del senso della
vita. Nel presepe della parrocchia di Sant’Anna un suggestivo gioco di riflessi lascia
intravedere in trasparenza un angelo che annuncia ai pastori la buona notizia, poi
gente semplice attorno al Figlio dell’uomo che giace in una mangiatoia, Lui Pane di
vita, che viene al mondo a Betlemme, “la casa del pane”. Tema sviluppato da una donna
che reca una cesta con del pane quotidiano, non il solo di cui l’uomo può vivere.
La novità del presepe sta nella porta che si apre dietro la sacra rappresentazione,
è la porta della Fede, che reca anche il simbolo dell’Anno della Fede, a voler significare
che dalla grotta si esce per tornare nella propria quotidianità, avendo accolto il
messaggio degli angeli. “Chi accoglie l’annuncio degli angeli adora il Signore – chiarisce
padre Silvestrini – esce per la porta con il grande dono della fede ed entra nel mondo
con il cuore rinnovato”. Tra le singolarità del presepe della parrocchia di Sant’Anna,
dove si alterna il giorno e la notte nel paesaggio delle costruzioni tipiche della
Galilea, la neve, che soffice e leggera giunge dal cielo e incanta. (T.C.)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no. 353