Commissione Ue: Italia ok sui conti nel breve termine. Rischi per Spagna
''Sulla base delle politiche attuali il debito italiano scenderà nel medio termine
e oltre'' ma ''serve forte determinazione per evitare scostamenti dagli obiettivi''.
Così il Rapporto sulla sostenibilità dei conti 2012 della Commissione Ue, che invece
segnala un rischio di stress sui conti per la Spagna. Intanto, secondo il rapporto
sulla coesione sociale realizzato da Istat, Inps e Ministero del Lavoro, aumenta il
numero di italiani a rischio povertà o esclusione sociale: il relativo indicatore
sintetico tocca nel 2011 il 29,9%. Il servizio di Debora Donnini:
I dati del
Rapporto sulla coesione sociale in Italia non sono confortanti. Il rischio di povertà
o esclusione sociale arriva al 29,9% nel 2011; l’anno precedente era del 26,3%. Si
tratta dunque di una variazione di 3,3 punti percentuali, la più elevata registrata
nei paesi dell’unione europea. Le famiglie in condizione di povertà relativa in Italia
sono 2 milioni 782mila: numero che corrisponde a oltre 8 milioni di individui poveri.
Secondo la fotografia scattata dal Rapporto, la condizione di povertà è peggiorata
fra le famiglie numerose, con figli e membri aggregati e residenti nel Mezzogiorno.
Comunque per la Commissione Ue, l’Italia non affronta rischi di stress di bilancio
nel breve termine, medi per il medio periodo e scarsi a lungo termine, ma condizionati
dall’applicazione del consolidamento in corso. La Spagna invece rischia stress sui
conti nel breve periodo e nel 2013 resta critica la situazione del suo debito.