Uganda: il card.Filoni chiude il centenario dell’evangelizzazione del nord del Paese
“La benedizione del Signore risorto sia su questo Paese e su chi lo governa, sui leader
tradizionali e quelli politici. Possa il Suo Santo Spirito guidarvi verso la realizzazione
della Nuova Evangelizzazione. Sotto la protezione e le preghiere della Beata Vergine
Maria, Nostra Signora delle Missioni e Regina dell’Evangelizzazione, a cui la Congregazione
per l'Evangelizzazione dei Popoli affida la Chiesa cattolica in Uganda, possa la potenza
dello stesso Spirito Santo guidarvi nella vostra Missio ad gentes a beneficio della
Chiesa in Africa e, soprattutto, delle Chiese locali in questa regione”. Con questi
auspici il card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli, ha concluso il suo messaggio al termine del Centenario dell’evangelizzazione
dell’Uganda del nord. La celebrazione conclusiva si è svolta domenica scorsa ad Indriani,
presso l’Holy Cross Pilgrim Centre. “Nel rendere grazie a Dio, è importante ricordare
le innumerevoli persone piene di fede che hanno lavorato in tanti modi per far progredire
la fede cattolica fino a dove è oggi in Uganda – ha detto il cardinale -. Citarli
tutti per nome avrebbe richiesto molto tempo, ma attraverso ciascuno di voi qui, posso
vedere il lavoro dei vostri predecessori - siano essi vescovi, sacerdoti, religiosi
e laici - che hanno speso la loro vita per diffondere la fede cattolica in questa
regione del mondo”. Il Prefetto del Dicastero Missionario ha quindi evidenziato il
“debito di gratitudine particolare ai Missionari Comboniani”, che nei primi mesi del
1912 portarono il Vangelo in questa zona. “La fioritura della Chiesa oggi è un tributo
eloquente al sacrificio offerto da questi missionari, e un credito alla ferma volontà
della gente del luogo, che li accolse e abbracciò la fede”. Il card. Filoni ha anche
citato l’eroica testimonianza dei Santi Daudi Okelo e Jildo Irwa, catechisti martiri,
sottolineando che la diffusione del Vangelo nel nord Uganda non avrebbe potuto avere
così grande successo senza il generoso lavoro dei catechisti. “Mentre mi congratulo
con voi, come famiglia di Dio, per le conquiste spirituali e sociali già raggiunte
nel corso dell’ultimo secolo in questa zona dell'Uganda – ha detto il cardinale Prefetto
- desidero anche esortarvi - clero, religiosi e laici - in questo Anno della Fede,
a continuare ad approfondire la vostra vita cristiana attraverso una unione sempre
più personale con Cristo nell'Eucaristia. In questo grande Sacramento, Gesù, che è
realmente presente, vi rafforzerà costantemente per il futuro lavoro missionario da
fare in questo bel Paese e non solo”. (R.P.) Ultimo aggiornamento: 18 dicembre