Il cardinale Bertone presiede una Messa in suffragio di mons. Madtha
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha presieduto ieri nella Cappella
Paolina in Vaticano una Messa in suffragio di mons. Ambrose Madtha, nunzio apostolico
in Costa d’Avorio, morto l’8 dicembre scorso in un incidente stradale all’età di 57
anni insieme al suo autista. Le esequie del presule si erano tenute il 14 dicembre
a Belthangady, nella diocesi di Mangalore (India), paese natale dell’arcivescovo.
Il cardinale Bertone, nell’omelia, ha ricordato i tanti anni di lavoro svolto da mons.
Madtha nel servizio diplomatico della Santa Sede, prima in Ghana, poi in El Salvador,
Georgia, Albania, quindi come incaricato d’Affari ad interim nella nunziatura apostolica
in Cina e infine come nunzio apostolico in Costa d’Avorio, “dove in quattro anni di
intensa opera ha affiancato l’Episcopato nella promozione di varie iniziative ecclesiali,
specialmente in aiuto alle popolazioni più bisognose, prodigandosi altresì con grande
impegno nel contesto civile per la riconciliazione della popolazione, da lui tanto
amata. La sua vita – ha detto il porporato - è stata spesa senza riserve al servizio
della Chiesa nelle Nazioni dove egli, uomo di fede profonda e vescovo fervoroso, profuse
le sue doti di intelligenza e di bontà, suscitando ovunque stima e benevolenza”. Mons.
Madtha – ha concluso il cardinale Bertone - lascia a tutti noi un’importante eredità
spirituale: la ricerca costante del Regno di Dio sopra ogni cosa, il compimento fedele
del proprio dovere, e l’esempio di un’incrollabile fiducia in Cristo in ogni circostanza
della vita”.