Messa del Papa nella parrocchia di San Patrizio: praticare la giustizia per prepararsi
all'incontro con l'Amore
Occorre cambiare condotta di vita, praticare la solidarietà e la giustizia per prepararsi
ad accogliere l’amore di Dio: è l’invito lanciato da Benedetto XVI durante la Messa
della terza Domenica d’Avvento presieduta ieri mattina nella parrocchia romana di
San Patrizio al Colle Prenestino. Il servizio di Sergio Centofanti:
San Patrizio
è una parrocchia nella periferia orientale di Roma che supplisce alla carenza di strutture
e servizi sociali della zona ed è diventata un vero centro di aggregazione sociale
e spirituale. Siete “una Chiesa viva!” afferma Benedetto XVI. Nell’omelia il Papa,
che veste la casula rosa della Domenica “Gaudete”, in cui la liturgia invita alla
gioia, richiama proprio questo impegno del cristiano a non vivere una fede intimista,
ma a diffondere in modo concreto la felicità ricevuta dal Signore:
“Chi
accoglie i doni di Dio in modo egoistico, non trova la vera gioia; invece chi trae
occasione dai doni ricevuti da Dio per amarlo con sincera gratitudine e per comunicare
agli altri il suo amore, questi ha il cuore veramente pieno di gioia”.
Commentando
le parole di Giovanni Battista nel Vangelo di questa terza Domenica d’Avvento, il
Papa ricorda che chi vuole seguire Gesù deve cambiare vita:
“Dio non esige
niente di straordinario, ma che ciascuno viva secondo criteri di solidarietà e di
giustizia; senza di essi non ci si può preparare bene all’incontro con il Signore”.
Il cammino di fede, dunque, è un passare dalla giustizia proclamata da
Giovanni Battista all’amore donato da Gesù:
“Se viviamo con coerenza la
nostra vita cristiana, Egli ci attirerà a Sé, ci condurrà alla comunione con Lui;
e nel nostro cuore ci sarà la vera gioia e la vera pace, anche nelle difficoltà, anche
nei momenti di debolezza”.
Chi fa questa esperienza – sottolinea il Papa
– non ha “più alcun motivo di sfiducia, di scoraggiamento, di tristezza”, qualunque
sia la situazione che deve affrontare, perché è certo della presenza del Signore.
Solo il peccato ci allontana da Dio:
“Però, anche quando noi ci allontaniamo,
Egli non cessa di amarci e continua ad esserci vicino con la sua misericordia, con
la sua disponibilità a perdonare e a riaccoglierci nel suo amore”.
Al
termine dell’omelia, il Papa si è rallegrato per la vitalità di questa parrocchia
di periferia, invitando le varie realtà ecclesiali presenti a “vivere la complementarietà
nella diversità”, perché questa comunità possa essere sempre più “aperta e pronta
ad accogliere ogni persona sola o in difficoltà”. Ha esortato a far crescere “la corresponsabilità
pastorale” e a “consolidare l’esperienza della catechesi” in occasione di quest’Anno
della fede. Infine si è rivolto ai giovani presenti:
“Sentitevi veri protagonisti
della nuova evangelizzazione, mettendo le vostre fresche energie, il vostro entusiasmo
e le vostre capacità a servizio di Dio e degli altri, nella comunità”.