Elezioni in Giappone: vincono i lberal democratici
In Giappone netta vittoria dei Liberaldemocratici di Shinzo Abe alle elezioni politiche
anticipate. Disfatta per i Democratici del premier Noda, che annuncia le sue dimissioni
dalla guida del partito. Tra le priorità di Abe: la lotta alla deflazione sul fronte
economico, per la politica estera il rafforzamento dei rapporti con Washington e fermezza
nelle relazioni con Pechino. Cecilia Seppia:
I Liberaldemocratici
di Shinzo Abe vincono le politiche e ritornano al potere in Giappone dopo la pausa
di tre anni, battendo i Democratici del premier Yoshihiko Noda, penalizzati anche
dalla gestione dell’emergenza nucleare dopo lo tsunami del 2011. Secondo gli exit
poll i Conservatori avrebbero conquistato oltre 300 seggi, mentre l'alleato New Komeito
da 27 a 36: insieme i due partiti potrebbero quindi superare i due terzi dei 480 seggi
che compongono la Camera Bassa. Magro invece il bottino dei Democratici: la forbice
è tra le 55 e le 77 poltrone, a fronte peraltro di un avanzamento della formazione
ultranazionalista. Priorità assoluta nel programma di Abe la lotta alla deflazione
e grandi investimenti pubblici per rilanciare l’economia, poi la sicurezza nazionale,
il rafforzamento dei rapporti con gli Usa e con gli altri partner internazionali,
fermezza assoluta invece con la Cina in particolare per le contese isole Senkaku
Diaoyu. “Questi territori appartengono al Giappone ha detto Abe, ma non c’è nessuna
volontà di inasprire le tensioni con Pechino”. In merito alla disfatta dei Democratici
parla il premier Noda: “è un risultato molto severo, ha detto ma è il giudizio del
popolo giapponese e va rispettato”. Poi l’annuncio di voler lasciare la guida del
suo partito.