Siria: la Russia invoca una soluzione all’Onu senza ingerenze straniere
La Siria al centro delle preoccupazioni internazionali. Ieri, al termine del vertice
europeo, i 27 Paesi hanno reso noto che sono su tavolo ''tutte le opzioni per sostenere
ed aiutare l'opposizione'', il premier britannico Cameron ha escluso un intervento
militare in Siria. Mentre la Russia invoca una soluzione in seno Onu, Stati Uniti
e Germania hanno detto sì all’invio di missili Patriot per la difesa antimissile in
Turchia. Marina Calculli:
Le manifestazioni
del venerdì della preghiera hanno celebrato ieri le Jabhat al-Nousra, fronte islamista
ispirato ad al-Qaeda, la cui presenza in Siria appare però sempre più decisiva nella
lotta con l’esercito lealista. “Siamo tutti al-Nousra” hanno gridato le piazze. Il
solo terrorista è Bashar al-Assad. Ma lo slogan è in aperta polemica con Washington
che ha inscritto al-Nousra nella lista dei gruppi terroristi. Mosca intanto rettifica
le parole del viceministro degli affari esteri russo che due giorni fa non aveva escluso
una possibile vittoria dei ribelli: il Cremlino ribadisce che la posizione russa sulla
Siria non è cambiata e non cambierà mai, rigettando inoltre i rumors degli ultimi
giorni su una negoziazione informale russo-americana sul destino di Bashar al-Assad”.
Da Francia e Inghilterra giunge invece l’ennesimo invito al presidente siriano perché
lasci il paese. Intanto Washington da il via libera a due batterie di missili patriot
da inviare in Turchia in difesa anti-Assad. L’operazione risponde ad una richiesta
di missili che Ankara aveva fatto alla Nato: oltre gli Stati Uniti, anche Germania
e Olanda forniranno i patriot alla Turchia.